SUMMARY OF THE PROJECT
- source:
Open Data PON REC
Il progetto propone la costituzione di un'infrastruttura di ricerca integrante in modo perfettamente complementare le migliori competenze presenti nelle strutture CNR del sud–Italia nel campo dei materiali avanzati e delle nanotecnologie. Le strutture coinvolte sono: Istituto di Microelettronica e Microsistemi di Catania, Istituto di Nanoscienze di Lecce, Istituto per i Processi Chimico–Fisici di Cosenza, Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri e l'Istituto per i Materiali Compositi e Biomedici di Napoli.L'infrastruttura sarà dotata di strumentazioni allo stato dell'arte per la fabbricazione di materiali innovativi nanostrutturati, la loro caratterizzazione avanzata strutturale ed ottica, il nano–processing e la simulazione mediante parallel–computing. Le attività saranno concepite in modo da creare un continuum fra la scienza dei materiali e la tecnologia dei dispositivi al fine di ridurre i tempi di trasferimento dalla ricerca alle applicazioni di mercato. I campi di applicazione saranno inizialmente focalizzati nei settori strategici dell'energetica, sicurezza e salute, con la potenzialità di orientarsi, grazie alla flessibilità dell'infrastruttura e la polifunzionalità dei materiali, in altri settori in base alle esigenze del tessuto industriale di riferimento. Il potenziamento è pianificato in modo da favorire la stretta correlazione con altre due infrastrutture inserite nella "Roadmap Italiana delle Infrastrutture di Ricerca di interesse Pan–Europeo": la sorgente di luce di sincrotrone ELETTRA e il Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non–Lineare (LENS), nonché con l'infrastruttura Esfri PRACE. L'infrastruttura si candida a svolgere un ruolo di protagonista nella rete europea di centri attivi nel campo delle Nanoscienze e Nanotecnologie, contando su connessioni dirette anche con l'Italian University NanoElectronics Team (IUNET), il LETI di Grenoble, l'Italian Institute of Technology di Genova, eccIn tema di innovazione tecnologica e di interazione pubblico–privato, la presente proposta mira alla costituzione di una grande infrastruttura di ricerca con nodi all'interno di importanti Distretti Tecnologici, quali il Distretto "Micro– Nanosistemi" in Sicilia, il DHiTech in Puglia e IMAST in Campania. Beyond–Nano si porrà come struttura di riferimento per lo sviluppo di attività di interesse industriale, oltre che puramente scientifico, per tutte le realtà che sono raccolte all'interno dei suddetti Distretti, compresi i diversi joint–labs lanciati dalle strutture proponenti con diverse aziende. Il rapporto con l'Industria è rilevante anche per la presenza di uno dei nodi dell'infrastruttura presso la sede di STMicroelectronics, importante player internazionale nel campo della Microelettronica e del fotovoltaico (grazie alla joint–venture con Enel Green Power e Sharp). Beyond–Nano sarà connessa con lo European Nanoelectronics Iniziative Advisory Council (ENIAC) e con la European Roadmap for Photonic and Nanotechnologies attraverso iniziative attualmente in corso nel campo del fotovoltaico, dell'elettronica per la gestione efficiente della potenza e del lighting. Tali iniziative impegnano le strutture proponenti e trarranno impulso dal potenziamento strumentale proposto.Il polo di Catania consisterà in un centro per lo studio dei materiali con tecniche di microscopia elettronica ad altissima risoluzione spaziale uniche in Italia (al di sotto di 1 Ångstrom). Il polo di Lecce concentrerà in un unico centro le risorse del Dipartimento Materiali e Dispositivi del CNR in Puglia, realizzando la più grande facility pubblica italiana dedicata allo sviluppo di hard–matter e di processi di nanofabbricazione basati su metodologie top–down. L'intervento a Cosenza sarà focalizzato sulla soft–matter e su processi di nano strutturazione mediante approcci bottom–up. L'intervento nel campo dei materiali soffici sarà completato a Napoli con l'acquisizione di strumentazione di analisi microscopica dedicata a materiali biocompatibili