SUMMARY OF THE PROJECT
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Open Data PON REC
Il progetto di potenziamento prevede l'ampliamento dell'infrastruttura già esistente sul sito di Capo Passero con la realizzazione di un telescopio sottomarino per neutrini costituito da 60 strutture di rivelazione e con un volume efficace di circa un kilometro cubo.L'unità base dell'apparato è il Modulo Ottico per la rivelazione della luce Cherenkov, realizzato con una tecnologia innovativa, disponendo 31 fotomoltiplicatori da 3" all'interno di una sfera di vetro resistente alla pressione. All'interno della sfera è anche alloggiata l'elettronica necessaria per l'alimentazione dei fotomoltiplicatori, per la conversione dei segnali in digitale e per la trasmissione dei dati in fibra ottica, nonché una serie di strumenti (bussola, inclinometro, sistema ottico per la calibrazione temporale) necessari per l'acquisizione dei dati ambientali.Nel suo complesso l'infrastruttura proposta consisterà di 60 strutture verticali di circa 900 m di altezza, le "detection units", che saranno ancorate al fondo spaziate tra di loro di circa 150 m e tenute verticali da un'opportuna boa posta alla sommità. Ognuna di queste strutture supporta 40 Moduli Ottici più la strumentazione necessaria per la calibrazione e la misura dei parametri ambientali.Ogni "detection unit" è costituita da una sequenza di 20 "piani" tenuti insieme da un sistema di funi di tensionamento. Il piano è una struttura meccanica della lunghezza di 6 m ai cui estremi sono montati due Moduli Ottici. La particolare configurazione delle funi di tensionamento permette alla struttura di assumere una configurazione semirigida in cui ciascun piano è perpendicolare a quelli adiacenti. L'infrastruttura sottomarina comprenderà anche una serie di nodi che consentiranno la connessione con una modalità 'plug-and-play' di osservatori multidisciplinari per ricerche nel campo delle scienze della Terra e del Mare. Queste attività sono sviluppate nell'ambito del progetto europeo EMSO, che prevede la realizzazione di una rete di monitoraggio lungo l'intero margine delle coste europee e in cui l'osservatorio sottomarino proposto potrà essere integrato. Il progetto è anche inserito con elevata priorità nelle principali roadmap europee della ricerca, quali quella elaborata dall'Astro Particle ERAnet (ASPERA) per la fisica astroparticellare e lo "Strategic Plan for European Astronomy" dell'Astronomy ERAnet (ASTRONET)e quella redatta dell'European Strategic Forum for Research Infrastrucures (ESFRI)come una delle 35 infrastrutture di importanza europea. È inoltre presente nei piani di sviluppo programmatici dei principali istituti ed agenzie europee che partecipano al consorzio (INFN, Italia; CNRS, Francia, FOM, Olanda,ETC.). Il principale obiettivo scientifico di KM3NeT è la ricerca di sorgenti galattiche di neutrini. Questa scelta è dettata da diverse considerazioni. KM3NeT, grazie alla sua posizione geografica, osserva l'87% del Piano Galattico dove negli ultimi anni sono state osservate un centinaio di sorgenti galattiche, alcune delle quali non identificate in altre lunghezze d'onda, che emettono gamma di altissima energia (E > TeV). Alcune di queste classi di sorgenti sono promettenti emettitrici di neutrini. Per queste sorgenti è possibile fare delle previsioni molto precise dei flussi di neutrini basandosi sulle osservazioni nella banda gamma. Di particolare interesse per l'astronomia con neutrini sono i resti di supernova tra cui la sorgente più intensa attualmente nota è la RXJ1713-39.46, resto di una Supernova esplosa nella nostra galassia circa mille anni fa. Primi studi, ancora da ottimizzare, indicano che alcune di queste sorgenti possono essere rivelate con alcuni anni di osservazione con KM3NeT.