La nuova vita del Real Sito di Carditello
Il progetto in breve
La storia del progetto
Lo scorso 10 febbraio 2023 è stato annunciato l’avvio di nuovi lavori di restauro presso il Real Sito di Carditello di San Tammaro, in provincia di Caserta. In particolare, si interverrà sul parterre: tempietto, abbeveratoio esterno, gradinate dell’Ippodromo di Ferdinando IV, colonne dei cancelli di accesso e, soprattutto, fossato borbonico in tufo che circonda il Galoppatoio dedicato ai cavalli.
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L’intervento è finanziato nell’ambito delle politiche di coesione, nell’ambito di un progetto del valore di 5 milioni di euro finanziato dal PON FESR Cultura e Turismo, volto alla prosecuzione dei lavori di restauro conservativo e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturale della Reggia, che complessivamente ha impegnato risorse per circa 15 milioni di euro.
La rinascita del Real Sito di Carditello – voluto da Ferdinando IV di Borbone ed edificato intorno al 1787 da Francesco Collecini, collaboratore di Luigi Vanvitelli - è iniziata nel 2004, dopo decenni di abbandono. Quell’anno, per porre fine a un declino iniziato intorno agli anni Venti del secolo scorso, è stato posto un “vincolo” ministeriale - dapprima limitato al solo edificio monumentale, ampliato poi all’area paesaggistica circostante - che ha poi portato ad avviare un rapido processo di recupero e valorizzazione dell’area, grazie alla passione dei movimenti civici e all’impegno del Ministero della Cultura, che lo ha acquisito l’8 gennaio 2014.
La Reggia ospita una palazzina reale dalle linee neoclassiche, ambienti destinati ad azienda agricola con cinque cortili e un’area riservata alle corse dei cavalli, realizzata come un antico circo romano. Ancora oggi è il più grande ippodromo al mondo inserito all’interno del perimetro di un edificio. La tenuta era destinata all’allevamento e alla selezione di cavalli di razza reale, oltre che alla produzione agricola e casearia. Qui era situata la Reale Industria della Pagliara delle Bufale, che ospitava un importante caseificio.
Oggi la gestione del Real Sito di Carditello è affidata all’omonima Fondazione, costituita il 25 febbraio 2016 dal Ministero della Cultura, dalla Regione Campania e dal Comune di San Tammaro per promuovere la conoscenza, la protezione, il recupero e la valorizzazione del Real Sito di Carditello e delle aree annesse.
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Oltre al progetto in corso, alcune azioni di salvaguardia e valorizzazione del bene sostenute dalle politiche di coesione hanno riguardato negli anni passati interventi di restauro e di consolidamento dei manufatti architettonici, mentre negli ultimi anni - anche attraverso il supporto di Cultura Crea - sono finanziate attività di sviluppo del sito rivolte all’accessibilità e alla fruizione del pubblico e all’uso innovativo degli spazi.