Domande frequenti

È una politica volta a garantire il rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale con l’obiettivo di ridurre le disparità di sviluppo fra le regioni e così garantire l’uguaglianza nelle opportunità socio-economiche dei cittadini. In Italia la politica di coesione è finanziata da risorse aggiuntive, comunitarie e nazionali, provenienti rispettivamente dal bilancio europeo (Fondi strutturali europei) e nazionale (cofinanziamento nazionale ai Fondi comunitari, Fondo per lo sviluppo e la coesione e risorse del Piano d’azione per la coesione).

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OpenCoesione è l'iniziativa di open government sulle politiche di coesione in Italia. Sul portale sono navigabili dati su risorse programmate e spese, localizzazioni, ambiti tematici, soggetti programmatori e attuatori, tempi, realizzazioni e pagamenti dei singoli progetti. Tutti possono così valutare come le risorse vengono utilizzate rispetto ai bisogni dei territori.

Monitoraggio civico significa verifica, controllo, raccolta di idee e proposte da parte delle comunità civiche nei confronti delle decisioni pubbliche, a partire dai dati e dalle informazioni rese disponibili dalle Amministrazioni responsabili.

Fare monitoraggio civico su progetti che ricevono il sostegno di risorse pubbliche vuol dire raccogliere dati, evidenze, informazioni, news, intervistare gli attori coinvolti nell’ideazione e attuazione degli interventi, visitare luoghi e cantieri, favorire la trasparenza e la collaborazione, formulare proposte.

Nell’ambito del bilancio pluriennale europeo, le politiche di coesione co-finanziate da risorse comunitarie vengono programmate per cicli settennali a partire dal 2000-2006. Sul portale OpenCoesione sono attualmente disponibili in formato aperto e navigabili i dati sui progetti in attuazione relativi ai cicli di programmazione 2007-2013, 2014-2020 e 2021-2027. Per quanto riguarda il ciclo 2000-2006, sono monitorati solo quei progetti originariamente finanziati anche in tale ciclo e quindi trasferiti all’interno dei Piani Sviluppo e Coesione, rintracciabili attraverso un menù di selezione disponibile a partire dalla pubblicazione dei dati aggiornati al 28 febbraio 2023.

In base alle regole finanziarie valide per i Fondi comunitari, la durata effettiva dei cicli di programmazione settennali si estende di ulteriori 2 o 3 anni (la cosiddetta regola “n + 2” per il ciclo 2007–2013 e 2021-2027, regola “n + 3” per il ciclo 2014-2020). In queste fasi finali, l’attuazione dei progetti dei Programmi cofinanziati dai Fondi comunitari per la coesione si sovrappone all’avvio del ciclo di programmazione successivo.

L’attuazione dei progetti finanziati da risorse interamente nazionali (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e  Piano d’Azione per la Coesione) avviene in continuità tra i diversi cicli di programmazione.

Che differenza c'è tra i Fondi strutturali e i Fondi strutturali e di investimento europei?
I Fondi strutturali europei sono gli strumenti finanziari messi a disposizione dall’UE, con diversa intensità secondo i territori, per sostenere la politica di coesione. La dotazione comunitaria, con obbligo di cofinanziamento nazionale, viene stanziata nell’ambito del bilancio pluriennale europeo per cicli settennali a partire dal 2000-2006.

Nel ciclo 2007-2013, i Fondi strutturali (FS) sono il Fondo europeo per lo sviluppo (FESR) e il Fondo sociale europeo (FSE). Nel ciclo 2014-2020 ai Fondi strutturali (FS) sono stati assimilati anche il Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Si è così passati a parlare di Fondi strutturali e di investimento europei (SIE).

Nel ciclo 2021-2027 ai Fondi Strutturali si aggiunge il Fondo per la Transizione Giusta (JTF) mentre il Fondo Sociale Europeo (FSE) viene sostituito dal FSE Plus (FSE+).

La spesa certificata all’UE corrisponde alle richieste di rimborso delle spese sostenute che vengono presentate alla Commissione europea dalle Amministrazioni titolari dei Programmi cofinanziati dai Fondi strutturali. Tali richieste, per ogni annualità contabile delle risorse impegnate sul bilancio comunitario per ciascun Fondo strutturale (FSE, FESR) e Programma Operativo, sono da presentare entro un determinato periodo di tempo, specificamente stabilito per ciascun periodo di programmazione. Le risorse che non risultino certificate alla Commissione entro i termini prestabiliti sono soggette a disimpegno automatico, cioè alla riduzione del finanziamento comunitario e del corrispondente cofinanziamento nazionale del Programma. Nel ciclo 2007-2013, per incoraggiare l’attuazione dei Programmi Operativi cofinanziati dai Fondi Strutturali, l’Italia ha stabilito nella riunione del 9 aprile 2013 del Comitato del Quadro strategico nazionale dei target infra-annuali nazionali per le spese effettivamente sostenute e certificate e quindi, oltre alla data del 31 dicembre di ciascun anno, la spesa certificata viene monitorata anche al 31 maggio e al 31 ottobre.

Sul portale OpenCoesione sono disponibili informazioni sulle regole per la certificazione della spesa dei Fondi Strutturali all’UE per i cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020, utili ad approfondire qual è la differenza tra spesa certificata e spesa monitorata.

È possibile anche scaricare gli open data su dotazione finanziaria complessiva, target e spesa certificata all’UE.

I Grandi Progetti sono investimenti finanziati nell’ambito dei Fondi Strutturali europei finalizzati a conseguire risultati di ampia portata strategica. Al loro interno si distinguono due tipologie essenziali:

- investimenti per infrastrutture (ad es. ferrovie, metropolitane, porti, autostrade, depuratori e reti idriche, grandi restauri, reti di banda ultra larga);
- investimenti produttivi (aiuti per lo sviluppo di grandi impianti industriali). 

Per il ciclo 2014-2020 i Grandi progetti comunitari sono i progetti con importo superiore a 75 milioni di euro che contribuiscono all’Obiettivo Tematico 7 – “Promuovere il trasporto sostenibile e migliorare le infrastrutture di rete”.

Nel ciclo 2007-2013 l’ammontare finanziario dei Grandi progetti era fissato come superiore a 50 milioni di euro.

A differenza dei progetti “ordinari” dei Programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali, che sono autonomamente selezionati e ammessi a finanziamento dall’Autorità di Gestione del Programma Operativo di riferimento, i Grandi progetti sono soggetti a specifiche procedure di istruttoria e approvazione da parte della Commissione europea. Nel corso di tale procedura vengono valutati numerosi profili di interesse europeo tra cui, oltre all’ammissibilità generale, l’analisi di costi e benefici e di redditività finanziaria, la compatibilità ambientale e il rispetto delle direttive in materia, la compatibilità con le regole sul mercato interno e sulla concorrenza, inclusa la presenza di eventuali aiuti di stato. La procedura si  conclude con una decisione di approvazione da parte della Commissione che ne sancisce i contenuti tecnici essenziali, la spesa ammissibile e il piano finanziario pluriennale, identificando il Grande Progetto con un codice univoco a livello europeo (Codice Comune di Identificazione, CCI), analogo a quello attribuito ai Programmi cofinanziati con i Fondi Strutturali. Nel caso di eventuali modifiche o integrazioni di un Grande progetto nel corso dell’attuazione, è necessario seguire la medesima procedura che porta ad una nuova decisione della Commissione europea.

Ai fini del monitoraggio, i Grandi progetti possono essere monitorati come singoli progetti o come progetti diversi, a seconda delle caratteristiche dello specifico Grande progetto. Negli open data i progetti appartenenti a un Grande progetto sono riconoscibili dalla variabile COD_GRANDE_PROGETTO, in cui è valorizzato il codice CCI del Grande progetto (cfr. metadati).

Gli strumenti finanziari non sono considerati Grandi progetti.

Per il periodo 2014-2020 il riferimento normativo fondamentale è costituito dal Regolamento (UE) 1303/2013 (articoli 100-103). Per il ciclo 2007-2013 valeva il Regolamento (CE) n. 1083/2006 (articoli 39-41). Importanti indicazioni tecniche e gestionali sui Grandi progetti sono inoltre fornite in diverse norme comunitarie successive tra cui gli orientamenti sulla chiusura dei Programmi Operativi 2007-2013, allegati alla Decisione C(2015) 2771 (per le regole applicabili ai Grandi progetti non completati nel 2007-2013 e, in particolare, per quelli a cavallo con la programmazione 2012-2020 vedi anche questa FAQ).

Il Performance framework (Quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione) è uno strumento introdotto nel ciclo di programmazione 2014-2020 per migliorare l’efficacia dell’attuazione dei programmi delle politiche di coesione cofinanziati da risorse europee (art. 21 e 22 del Reg CE 1303/2013).

Si basa su un sistema di indicatori definiti a livello di Asse prioritario per ciascun Programma Operativo, che rileva principalmente l’attuazione finanziaria e le realizzazioni fisiche delle operazioni. E’ previsto anche un indicatore che rileva l’avanzamento procedurale (Key implementation steps) ed è utilizzato nella verifica intermedia del 2018 (target intermedio) per quelle operazioni la cui conclusione era prevista, già in fase di definizione del Programma, dopo il 2018 (data di rilevazione intermedia).

Per tutti gli indicatori sono fissati due target: uno intermedio al 2018 e uno finale al 2023.

Il metodo per definire il quadro di riferimento del Performance Framework è descritto nell'allegato II del Reg CE 1303/2013 e per l’Italia è dettagliato nel par. 2.4 dell’Accordo di Partenariato.

Nel 2019 la  Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, ha effettuato la verifica intermedia dell’attuazione (performance review) e ha attribuito la riserva di efficacia agli Assi che hanno conseguito i target intermedi. Un livello non soddisfacente di conseguimento dei target intermedi ha determinato nel corso del 2019 tagli della dotazione degli assi non performanti. Un livello non soddisfacente di conseguimento dei target finali può determinare anche correzioni finanziarie nel 2025. La verifica intermedia e finale del Performance framework si basa sulle informazioni e valutazioni fornite nella Relazione annuale sullo stato di attuazione presentata dalle Autorità di Gestione (rispettivamente entro il 30 giugno 2019 e il 30 giugno 2024) che, in Italia, devono avere piena corrispondenza con i dati del Sistema nazionale di monitoraggio, fonte del portale OpenCoesione.

La data del 31 dicembre 2020, che corrisponde in teoria alla fine del ciclo di programmazione 2014-2020, non ha coinciso con l’effettivo termine di attuazione dei progetti dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali europei nel ciclo 2014-2020. In base alle regole di esecuzione del bilancio comunitario vigenti, la cosiddetta regola dell’“n+3” l’attuazione del ciclo proseguirà nel triennio successivo, ovvero fino al 31 dicembre 2023, data ultima entro la quale i pagamenti effettivamente sostenuti dai beneficiari, sui progetti/operazioni, potevano essere imputati a carico del bilancio UE. Il contributo finanziario del bilancio UE ai relativi Programmi 2014-2020 è quindi rimasto utilizzabile per altri tre anni dopo il 31 dicembre 2020.

Un’eccezione riguarda i cosiddetti Strumenti di Ingegneria Finanziaria (che hanno una regolamentazione specifica) per i quali la data ultima per poter effettuare pagamenti a favore di destinatari finali è fissata al 31 dicembre 2023.

In linea generale, dunque, il 31 dicembre 2023 è la data ultima per effettuare pagamenti a valere su risorse comunitarie del ciclo 2014-2020. Per portare a termine i progetti che a tale data risultavano ancora non conclusi e non funzionanti si sono delineate due possibilità: 

1. i progetti rispettano determinati requisiti, descritti oltre, e dunque possono essere completati anche con risorse comunitarie del ciclo 2021-2027. Tali progetti vengono inseriti anche nei nuovi programmi 2021-2027 e presentano pertanto un’articolazione finanziaria che, per la parte comunitaria, include sia risorse 2014-2020 che 2021-2027, 

2. i progetti non possiedono i requisiti richiesti e dunque devono essere completati facendo ricorso solo a risorse proprie dello Stato membro (nazionali, regionali o locali). La quota di spesa già effettuata sui programmi comunitari 2014-2020 entro il 31 dicembre 2023 può mantenersi ammissibile se il completamento effettivo dei progetti avviene entro limiti temporali prestabiliti, cioè entro il 15 febbraio 2026.

Di seguito si riportano sinteticamente i requisiti richiesti per poter inserire nella programmazione comunitaria 2021-2027 progetti già finanziati nel 2014-2020:

  • l'operazione non è stata cofinanziata dai Fondi o dal FEAMP nell'ambito del periodo di programmazione 2007-2013;

  • il costo totale di entrambe le fasi dell'operazione è superiore a 5 milioni di EUR;

  • l'operazione ha due fasi identificabili dal punto di vista finanziario;

  • esiste una pista di controllo dettagliata e completa per le spese, al fine di garantire che la stessa spesa non sia dichiarata due volte alla Commissione;

  • la seconda fase dell'operazione è ammissibile al cofinanziamento da parte del FESR, dell'FSE+, del Fondo di coesione o del FEAMPA (44) nell'ambito del periodo di programmazione 2021-2027 ed è conforme a tutte le norme applicabili del periodo di programmazione 2021-2027;

  • nella relazione di attuazione finale presentata a norma dell'articolo 141 dell'RDC, o nel contesto del FEAMP nell'ultima relazione di attuazione annuale, lo Stato membro si impegna a completare la seconda e ultima fase durante il periodo di programmazione 2021-2027.

In deroga all'articolo 73, paragrafi 1 e 2, del regolamento (UE) 2021/1060, l'autorità di gestione può decidere di concedere un sostegno a tali operazioni a norma del regolamento (UE) 2021/1060, purché siano soddisfatte le condizioni seguenti:

  • l'operazione ha due fasi identificabili dal punto di vista finanziario;

  • esiste una pista di controllo dettagliata e completa per le spese, al fine di garantire che la stessa spesa non sia dichiarata due volte alla Commissione;

  • l'operazione rientra tra le azioni programmate nell'ambito di un particolare obiettivo specifico ed è attribuita a un tipo di intervento conformemente all'allegato I del regolamento (UE) 2021/1060 (49);

  • nella relazione di attuazione finale presentata a norma dell'articolo 141 dell'RDC, o nel contesto del FEAMP nell'ultima relazione di attuazione annuale, lo Stato membro si impegna a completare la seconda e ultima fase durante il periodo di programmazione 2021-2027.

  • il costo totale di entrambe le fasi dell'operazione è superiore a 1 milione di EUR.

I requisiti, invece, per poter completare le operazioni non funzionanti oltre il 31 dicembre 2023 sono:

  • il costo totale di ciascuna operazione non funzionante sia superiore a 1 milione di EUR;

  • la spesa totale certificata alla Commissione per le operazioni non funzionanti non superi il 20 % della spesa totale ammissibile (UE e nazionale) decisa per il programma.

Infine, è importante sottolineare che con la relazione finale di attuazione al 31 dicembre 2023 è necessario predisporre i dati relativi agli indicatori di output e di risultato del quadro di riferimento dell’efficacia (performance framework) utilizzando i modelli delle tabelle 1, 2, 3 e 4 di cui all’allegato V del regolamento di esecuzione (UE) 2015/207 della Commissione. Così, come fatto per la verifica intermedia i valori riportati nella relazione finale di attuazione dovranno essere scaricati dai report predisposti nel Sistema Nazionale di Monitoraggio sulla base delle regole definite nel documento tecnico sul Performance Framework.

Ulteriori dettagli sono riportati nell’Allegato della decisione della Commissione sull'approvazione degli “Orientamenti sulla chiusura dei programmi operativi adottati per beneficiare dell’assistenza del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo, del Fondo di coesione e del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (2014-2020)”.

Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è lo strumento finanziario alimentato con risorse aggiuntive nazionali attraverso cui lo Stato Italiano persegue il principio della coesione territoriale sancito dall’Articolo 119 della Costituzione. Il Fondo, precedentemente denominato Fondo per le Aree Sottoutilizzate (ex FAS), è stato istituito con la Legge Finanziaria 2003 (articolo 61 della Legge 289/2002) con l’obiettivo di dare unità programmatica e finanziaria alle risorse aggiuntive nazionali stanziate per il riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese.

In particolare, il Fondo finanzia gli interventi speciali dello Stato e l’erogazione di contributi speciali di carattere infrastrutturale ed immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale ed aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi. Le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione sono indirizzate per l’80% al Mezzogiorno e per il 20% al Centro-Nord maggiori dettagli vai qui.

I progetti in attuazione in ambito Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) alimentano il Sistema di monitoraggio unitario e sono monitorati su OpenCoesione insieme ai progetti in attuazione nell'ambito dei Programmi finanziati dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei del ciclo 2007-2013 e 2014-2020 e ai progetti finanziati dal Piano d’Azione per la Coesione.

Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) viene programmato attraverso Assegnazioni finanziarie deliberate dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE). Nella sezione opendata sono disponibili i dati e metadati sulla dotazione finanziaria e sulle decisioni di approvazione di Piani e Programmi FSC 2014-2020 nonché i dati e metadati sulla dotazione finanziaria e sulle decisioni di approvazione di Piani e Programmi FSC 2007-2013.

La data del 31 dicembre 2013, che corrisponde in teoria alla fine del ciclo di programmazione 2007-2013, non ha coinciso con l’effettivo termine di attuazione dei progetti dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali europei nel ciclo 2007-2013. In base alle regole di esecuzione del bilancio comunitario vigenti l’attuazione del ciclo è proseguita nel biennio successivo (la cosiddetta regola “n+2”), ovvero fino al 31 dicembre 2015, data ultima entro la quale i pagamenti effettivamente sostenuti dai beneficiari, sui progetti/operazioni, potevano essere imputati a carico del bilancio UE. Il contributo finanziario del bilancio UE ai relativi Programmi 2007-2013 è quindi rimasto utilizzabile per altri due anni dopo il 31 dicembre 2013.

Un’eccezione riguarda i cosiddetti Strumenti di ingegneria finanziaria (che hanno una regolamentazione specifica) per i quali la data ultima per poter effettuare pagamenti a favore di destinatari finali era fissata al 31 marzo 2017.

In linea generale dunque, il 31 dicembre 2015 era la data ultima per effettuare pagamenti a valere su risorse comunitarie del ciclo 2007-2013. Per portare a termine i progetti che a tale data risultavano ancora non conclusi e non funzionanti si sono delineate due possibilità: 

1. i progetti rispettano determinati requisiti, descritti di seguito, e dunque possono essere completati anche con risorse comunitarie del ciclo 2014-2020. Tali progetti vengono inseriti anche nei nuovi programmi 2014-2020 e presentano pertanto un’articolazione finanziaria che, per la parte comunitaria, include sia risorse 2007-2013 che 2014-2020, 

2. i progetti non possiedono i requisiti richiesti e dunque devono essere completati facendo ricorso solo a risorse proprie dello Stato membro (nazionali, regionali o locali). La quota di spesa già effettuata sui programmi comunitari 2007-2013 entro il 31 dicembre 2015 può mantenersi ammissibile se il completamento effettivo dei progetti avviene entro limiti temporali prestabiliti, cioè entro la scadenza per la presentazione della documentazione finale a chiusura dei programmi (31 marzo 2017) oppure entro il 31 marzo 2019 per i progetti “non funzionanti”, cioè non completati e in uso al momento della presentazione dei documenti di chiusura dei programmi.

Di seguito si riportano sinteticamente i requisiti richiesti per poter inserire nella programmazione comunitaria 2014-2020 progetti già finanziati nel 2007-2013:

- per i Grandi progetti (che per il ciclo 2007-2013, ai sensi del Regolamento CE n. 1083/2006, sono investimenti di costo complessivo superiore ai 50 milioni di euro, caratterizzati da indivisibilità tecnica ed economica dei lavori, per i quali è necessaria una specifica approvazione da parte della CE):

· il progetto non deve essere stato approvato dalla Commissione come Grande progetto anche nell'ambito del periodo di programmazione 2000-2006;

· il progetto deve prevedere due fasi chiaramente identificabili da un punto di vista materiale e finanziario, al fine di ammettere al finanziamento dei Fondi strutturali 2014-2020 la seconda fase del progetto;

· è necessaria una  domanda di modifica del Grande progetto al fine di ridurre la dotazione finanziaria riferibile al periodo 2007-2013 (prima fase) mantenendo al contempo l'obiettivo generale originario che risulta quindi da realizzare entro il periodo 2014-2020, al termine  della seconda fase del progetto stesso;

- per tutti gli altri progetti (ad eccezione degli Strumenti di ingegneria finanziaria, i quali non sono divisibili in fasi):

· il progetto non deve essere stato selezionato dallo Stato membro nell'ambito del periodo di programmazione 2000-2006;

· il costo totale del progetto deve essere pari o superiore a 5 milioni di euro;

· il progetto deve prevedere due fasi chiaramente identificabili da un punto di vista materiale e finanziario al fine di ammettere al finanziamento dei Fondi strutturali 2014-2020 la seconda fase del progetto.

Sia nell’uno che nell’altro caso, la seconda fase del progetto deve avere i requisiti di ammissibilità previsti per il finanziamento a valere sui Fondi strutturali nell'ambito del periodo 2014-2020.

Ulteriori dettagli sono riportati nell’Allegato della decisione della Commissione sull'approvazione degli orientamenti sulla chiusura dei programmi operativi adottati per beneficiare dell'assistenza del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo e del Fondo di coesione (2007-2013).

Il Piano d’Azione per la Coesione (PAC) è stato avviato nel corso del 2011 come manovra per accelerare l’attuazione dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2007-2013 e rafforzare l’efficacia degli interventi.

Nel corso del ciclo 2007-2013 il PAC è finanziato da risorse nazionali derivanti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale dei Programmi Operativi e da risorse riprogrammate attraverso rimodulazione interna ai medesimi Programmi.

Nel ciclo di programmazione 2014-2020 l’esperienza del PAC continua nei Programmi  Operativi Complementari (POC) finanziati da una quota delle risorse del Fondo di Rotazione che affiancano il cofinanziamento nazionale dei Programmi Operativi dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei.

Il Piano Sviluppo e Coesione (PSC) è uno strumento, introdotto nel corso del ciclo 2014-2020 e previsto dall'articolo 44 del DL 34/2019 e s.m.i., con l’obiettivo di portare ad unitarietà la programmazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC, ex Fondo per le Aree Sottoutilizzate, FAS) relativa a tre cicli programmazione, il 2014-2020, il 2007-2013 e il 2000-2006.

I 43 Piani Sviluppo e Coesione individuati nel corso del ciclo 2014-2020 (di cui è disponibile un elenco completo nella sezione programmazione) vanno quindi a sostituire gli oltre 900 precedenti strumenti programmatori del FSC, quali Patti per lo Sviluppo, Programmi Attuativi Regionali, Programmi Regionali di Attuazione, Obiettivi di Servizio e Intese di Programma.

I progetti monitorati inizialmente tramite questi strumenti vengono migrati all’interno dei nuovi Piani Sviluppo e Coesione.

Le risorse delle politiche di coesione sono allocate secondo un criterio territoriale che favorisce le aree più svantaggiate. Per quanto riguarda le risorse europee, le regioni con un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria sono le maggiori destinatarie dei fondi, attraverso progetti che ne favoriscono la crescita e la convergenza.

Nel corso dei periodi di programmazione le regioni italiane sono state suddivise in: “Obiettivo 1/Obiettivo 2” (fino al 2000-2006), “Convergenza/Competitività” (nel periodo 2007-2013), “Regioni meno sviluppate/Regioni in transizione/Regioni più sviluppate” (nei periodi 2014-2020 e 2021-2027).

Nel 2021-2027, le "Regione meno sviluppate" sono Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia; Abruzzo, Marche e Umbria sono le "Regioni in transizione" mentre "Regione più sviluppate" sono Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto e le Province Autonome di Bolzano e di Trento. Per quanto riguarda la politica di coesione finanziata con risorse nazionali, il criterio di classificazione non cambia rispetto al ciclo precedente.


Nel 2014-2020, le “Regioni meno sviluppate” sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; Abruzzo, Molise e Sardegna sono le “Regioni in transizione” mentre le “Regioni più sviluppate” sono Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e le Province Autonome di Bolzano e di Trento. Per quanto riguarda le risorse nazionali, il criterio di classificazione è geografico, con le regioni italiane suddivise in “Mezzogiorno” (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e “Centro-Nord” (tutte le altre).

Nel 2007-2013, le regioni dell’Obiettivo Europeo “Convergenza” erano Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con la Basilicata in fase di sostegno transitorio. Tutte le altre facevano parte dell’Obiettivo “Competitività”.

Per quanto riguarda le risorse nazionali, il criterio di classificazione è geografico, con le regioni italiane suddivise in “Mezzogiorno” (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e “Centro-Nord” (tutte le altre).

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Su OpenCoesione sono navigabili e scaricabili in formato aperto i dati sull’attuazione dei singoli progetti dalle politiche di coesione, con il supporto finanziario dei Fondi Strutturali , del Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e dai Programmi Operativi Complementari (POC). In particolare, per ogni progetto in attuazione sono presenti informazioni su risorse assegnate ed effettivamente spese, localizzazioni, ambiti tematici, soggetti coinvolti, tempi  e indicatori di realizzazione e serie storica degli impegni e dei pagamenti puntuali. 

Su OpenCoesione sono scaricabili anche informazioni sulle Risorse programmate, le Dotazioni finanziarie di Piani e Programmi, sulle Opportunità di finanziamento, i bandi di gara e le liste di progetti/operazioni ammessi a finanziamento nei Programmi cofinanziati dai Fondi strutturali 2014-2020; i dati sul contesto del territorio in cui si attuano i progetti delle politiche di coesione (indicatori territoriali e tematici Istat e Conti Pubblici Territoriali).

Attenzione! Solo una selezione di tutte le informazioni collegate alle politiche di coesione scaricabili in formato Open data è navigabile con visualizzazioni interattive sul portale. Per saperne di più, vai qui.

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Non sono pubblicati sul portale i programmi la cui Autorità di gestione non è in capo ad amministrazioni italiane. Per quanto riguarda il 2007-2013, non ci sono dati sui progetti in attuazione nell’ambito dell’obiettivo della Cooperazione Territoriale Europea (CTE), conosciuto anche con il nome di “Interreg” (maggiori dettagli qui).

Non ci sono informazioni sulle irregolarità rispetto ai progetti delle politiche di coesione: per la parte Europea, i regolamenti prevedono procedure specifiche per la gestione delle irregolarità, cioè delle generiche violazioni di disposizioni che determinano un pregiudizio al bilancio comunitario e quindi un recupero da parte della Commissione degli importi da essa indebitamente versati. L’ Organismo dedicato ad evidenziare frodi e casi giudiziari sui beneficiari dei Fondi Strutturali è l’OLAF, che però pubblica solo dati aggregati (http://ec.europa.eu/anti_fraud/index_it.htm).

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OpenCoesione si rivolge a tutti: cittadini, amministratori, tecnici e imprenditori dell’innovazione, ricercatori e giornalisti perché tutti abbiano a disposizione dati e informazioni per valutare l’efficacia e la coerenza dell’impiego delle risorse delle politiche di coesione.

Scopri OpenCoesione guardando i video tutorial sull’iniziativa.

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Puoi inviare al team anche idee, consigli, segnalazioni e esempi di riuso (applicazioni, servizi, ricerche) che si basano sui dati di OpenCoesione.

Tag: Dati

I progetti in OpenCoesione si riferiscono a azioni finanziate nell’ambito delle politiche di coesione e individuate da un atto amministrativo autonomo (per esempio, un bando, una graduatoria, un’intesa, un contratto, etc.). In alcuni casi più progetti sono parte di un singolo intervento o sono tra loro coordinati nell’ambito di un’unica strategia di intervento. Poiché le politiche di coesione intervengono in settori molto diversificati, i progetti possono avere dimensioni finanziarie, estensioni territoriali e contenuti tematici tra loro molto diversi. Possono riguardare grandi opere infrastrutturali, così come un singolo individuo beneficiario di un aiuto o altra forma di contributo (per esempio un voucher). Altra fonte dell’ eterogeneità che caratterizza i progetti è legata alle diverse modalità di monitoraggio adottate dalle Amministrazioni competenti che hanno spazi di discrezionalità nell’identificazione,  tra i vari interventi, dell’unità progetto.

A ciascun progetto è assegnato un Codice Unico di Progetto (CUP).

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Per i progetti in attuazione sul portale si visualizzano alcune delle informazioni scaricabili in formato Open data che rappresentano a loro volta un sottoinsieme delle informazioni previste dal Sistema di monitoraggio unitario.

Il portale stesso è quindi il primo esempio di riuso dei dataset completi  pubblicati su OpenCoesione con l’obiettivo di offrire a tutti gli utenti, anche ai non addetti ai lavori, una guida interattiva per navigare la complessità dei dati sui progetti finanziati dalle politiche di coesione. Tra le funzionalità offerte dal portale c’è la visualizzazione di una scheda disponibile per ogni singolo progetto e l’applicazione di filtri (ciclo di programmazione/natura/temi/territori/fonte/programmi/stato del progetto/valore/anno di inizio) per la ricerca di specifici insiemi di progetti. Inoltre, il portale fornisce in associazione  alle diverse query effettuate dagli utenti, la lista dei progetti con maggiori finanziamenti, degli ultimi progetti conclusi e dei Comuni con maggiori finanziamenti pro capite.

Da OpenCoesione l’utente ottiene anche suggerimenti sui progetti che potrebbero essere "simili"  a quello che si sta visualizzando se localizzati nello stesso territorio in base a quattro criteri:

•  progetti che hanno stessa classificazione tematica (campi dei metadati: oc_tema_sintetico e qsn_descr_tema_prioritario_ue)

•  progetti che hanno stessa natura dell'intervento (campi dei metadati: cup_descr_natura e cup_descr_tipologia)

•  progetti con stesso soggetto programmatore

•  progetti con stesso soggetto attuatore

Attenzione! Per alcuni dei progetti pubblicati su OpenCoesione sono disponibili anche alcune informazioni extra rispetto alla selezione di variabili tratte dalle fonti del portale e provengono da Open data pubblicati da altre Amministrazioni con cui OpenCoesione arricchisce la scheda progetto visualizzata.

Tag: Portale, Dati

Per i progetti in attuazione è disponibile un sottoinsieme delle informazioni previste dal Sistema di monitoraggio unitario, relative al costo e all’avanzamento finanziario del progetto, al suo ambito settoriale o tematico, al luogo in cui si realizza, ai soggetti coinvolti, ai tempi di attuazione e a indicatori di realizzazione alla serie storica bimestrale degli impegni e dei pagamenti.

Il dettaglio e l’esaustività dei dati possono dipendere, oltre che da incoerenze riscontrate nei dati, dal disomogeneo caricamento delle informazioni nel Sistema di monitoraggio unitario da parte delle Amministrazioni competenti.

I dati sui progetti, corredati dai relativi metadati, possono essere scaricati nella pagina open data in forma di base dati relazionale completa (nella sezione “La base dati dei progetti di OpenCoesione”) che come singola tabella facilmente rielaborabile (nella sezione “Tutti i progetti di OpenCoesione”). Possono inoltre essere scaricati in forma rielaborabile (formato .csv) come risultato di interrogazioni create ad hoc attraverso i filtri disponibili (es. tema, territorio e tipologia di intervento) su OpenCoesione.

La base dati di OpenCoesione è costituita in totale da 16 dataset, tutti collegati al dataset principale “Progetti” che contiene i dati anagrafici di tutti i progetti in attuazione disponibili sul portale. I dataset Progetti/Soggetti/Localizzazioni/Fasi/Indicatori contengono dati puntuali di monitoraggio, mentre i dataset Impegni e Pagamenti riportano, sotto forma di serie storica, gli importi relativi ai singoli pagamenti effettuati e gli impegni di spesa assunti per ogni progetto. Nei dataset “Ambito” sono contenute le informazioni di dettaglio su come si articolano i progetti in base al Programma o Piano di appartenenza, distintamente per ciclo di programmazione e fonte di finanziamento. I progetti che confluiscono in più ambiti di programmazione (ad esempio progetti finanziati con fondi FESR e FSC nel ciclo 2014-2020) sono presenti nei relativi dataset di ambito (ambito FESR1420 e ambito FSC1420).

Il dataset unico “Progetti con tracciato esteso” costituisce una versione compatta della base dati di OpenCoesione, poiché aggiunge alle informazioni anagrafiche dei progetti anche quelle sulla localizzazione, sulle fasi procedurali, sui soggetti collegati, sugli indicatori associati e sull’articolazione e classificazione all’interno di Programmi o Piani. Non include i dati in serie storica degli impegni e dei pagamenti.

Nel caso l’interesse dell’utente sia indirizzato ad un ciclo di programmazione oppure ad uno o più specifici ambiti di programmazione, territori regionali o temi, i dati del dataset “Progetti con tracciato esteso” si possono scaricare anche disaggregati, tenendo conto del fatto che i progetti che confluiscono in più regioni o fondi possono risultare ripetuti nei singoli dataset di riferimento.

Sul portale viene visualizzato di default un perimetro ridefinito al netto di alcuni progetti di prossima disattivazione, di conseguenza il numero di record del dataset Progetti scaricabile dalla pagina open data è superiore al numero di progetti come riportato sul portale, e coincide con il numero di progetti oggetto dei Bollettini RGS-IGRUE.

Attenzione! I dati scaricati nella pagina Open data contengono un numero di variabili maggiore rispetto a quanto visualizzato nelle schede progetto e soggetto del portale.

Tag: Dati

Per i progetti in attuazione finanziati dai Fondi Strutturali e dalle risorse nazionali (Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione e dal Piano d’Azione per la Coesione) per i periodi di programmazione 2007-2013, 2014-2020 e 2021-2027 la fonte è il Sistema Nazionale di Monitoraggio, alimentato secondo protocolli comuni (maggiori info qui) dalle Amministrazioni titolari dei Programmi e gestito dall’Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’UE (IGRUE) della Ragioneria Generale dello Stato.

Le Amministrazioni regionali e centrali che gestiscono i fondi sono quindi la fonte principale dell’informazione restituita su OpenCoesione. Sono state tuttavia effettuate alcune elaborazioni per facilitare la fruibilità e la coerenza delle informazioni. Tali variabili sono identificabili nei dataset pubblicati in formato aperto con il suffisso OC_.

Per scaricare gli open data e i relativi metadati sui progetti delle politiche di coesione, vai qui.

Tag: Portale, Dati

II portale OpenCoesione pubblica i dati sui progetti in attuazione finanziati dalle politiche di coesione (2007-2013, 2014-2020 e 2021-2027) contenuti nel Sistema Nazionale di Monitoraggio gestito da RGS-IGRUE. A partire dall’aggiornamento dei dati al 31 dicembre 2016, vengono adottate delle modalità di pubblicazione che, tenuto conto del progressivo assestamento dei dati, sono volte a restituire la lettura più coerente e rappresentativa possibile dell’intervento delle politiche di coesione.

In particolare, è presente una nuova funzionalità che consente di visualizzare di default dati e conteggi di un perimetro ridefinito al netto di alcuni progetti che, pur presenti con uno stato “attivo” nel Sistema di Monitoraggio Unitario, dovranno essere disattivati nei successivi aggiornamenti bimestrali da parte delle diverse Amministrazioni responsabili, in quanto duplicazioni di altri progetti attivi o di fatto mai avviati nei Programmi Operativi. Pertanto, tali progetti vengono sistematicamente esclusi da tutte le visualizzazioni e i conteggi del portale come, ad esempio, quelli riportati in homepage e nelle pagine aggregate per Natura, Temi, Territori e Programmi.

Anche gli esiti delle ricerche restituiscono di default elenchi allineati a visualizzazioni e conteggi, mostrando solo i “Progetti pubblicati”. Tuttavia, per garantire il massimo livello di trasparenza sui contenuti del Sistema di Monitoraggio Unitario, i dati dei progetti in via di disattivazione possono essere ricompresi nell’elenco dei risultati usando il nuovo filtro “Visualizzazione”, selezionando anche i “Progetti esclusi”. 

I progetti esclusi da visualizzazione e conteggi sono comunque compresi nell’universo di tutti i progetti di OpenCoesione pubblicati nella sezione open data: a tal fine nel tracciato nel dataset “Progetti” dei cataloghi open data, i progetti esclusi sono classificati con modalità diverse da 0 della nuova variabile “OC_FLAG_VISUALIZZAZIONE”. Questo significa che per ricostruire i totali dei conteggi pubblicati sul portale partendo dagli open data, è necessario selezionare tutti i progetti per cui la variabile “OC_FLAG_VISUALIZZAZIONE” è uguale a 0.

Tag: Portale, Dati

Il numero dei progetti monitorati rappresenta il totale dei progetti attivi al bimestre di riferimento nel Sistema Nazionale di Monitoraggio. Sono esclusi dal conteggio casi di progetti di prossima disattivazione. Tutti i progetti monitorati sono visualizzati e navigabili sul portale.

Tag: Dati

No, si tratta di sistemi informativi distinti per ogni ciclo, che mantengono però un impianto informativo unitario che si è evoluto in continuità rispetto alle principali variabili osservate.

Consulta di seguito i documenti tecnici.

A partire dall'aggiornamento dei dati monitorati 31/10/2022 il portale OpenCoesione rende disponibili per la prima volta i dati relativi alle prime assegnazioni stralcio sul FSC 2021-2027 deliberate dal CIPESS pur in assenza della nuova BDU 2021-2027. Tutti i programmi che derivano da queste assegnazioni, quindi, sono riassociati al ciclo di programmazione 2021-2027, pur se monitorati nella BDU 2014-2020.

A partire dall’aggiornamento dei dati monitorati al 28/02/2019, invece,  sul portale OpenCoesione i seguenti Programmi, i cui progetti sono stati monitorati con il sistema informativo del ciclo 2014-2020, vengono correttamente ri-associati al ciclo di programmazione 2007-2013:

Congiuntamente i seguenti Programmi monitorati con il sistema informativo del ciclo 2007-2013, vengono correttamente riassociati al ciclo di programmazione 2014-2020:

  • 2016ABAMPSAP01 - PIANO STRALCIO AREE METROPOLITANE REGIONE ABRUZZO

  • 2016EMAMPSAP02 - PIANO STRALCIO AREE METROPOLITANE REGIONE EMILIA ROMAGNA

  • 2016LIAMPSAP03 - PIANO STRALCIO AREE METROPOLITANE REGIONE LIGURIA

  • 2016LOAMPSAP06 - PIANO STRALCIO AREE METROPOLITANE REGIONE LOMBARDIA

  • 2016SAAMPSAP04 - PIANO STRALCIO AREE METROPOLITANE REGIONE SARDEGNA

  • 2016TOAMPSAP05 - PIANO STRALCIO AREE METROPOLITANE REGIONE TOSCANA

  • 2016VEAMPSAP07 - PIANO STRALCIO AREE METROPOLITANE REGIONE VENETO

I citati Programmi nel passaggio sono confluiti nel Piano FSC dissesto idrogeologico.

La Cooperazione Territoriale Europea (CTE) è un pilastro dell'integrazione europea, perché contribuisce a garantire che le frontiere non diventino barriere, avvicina gli europei tra loro, favorisce la soluzione di problemi comuni, facilita la condivisione di idee e buone pratiche e incoraggia la collaborazione strategica.

I programmi CTE, finanziati dal FESR, promuovono la collaborazione tra amministrazioni regionali e locali attraverso la costruzione di reti e la realizzazione di progetti congiunti. 

I territori italiani nei cicli 2021-2027 e 2014-2020 risultano eleggibili a 19 programmi di Cooperazione Territoriale Europea. Il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri è l’Autorità nazionale di riferimento per la Commissione Europea.

Nella sezione del portale OpenCoesione dedicata alla programmazione, si trovano un elenco dei Programmi afferenti alla CTE in monitoraggio nel ciclo 2014-2020 (7) e 2021-2027 (10).

Il Codice Unico di Progetto (CUP) identifica un progetto d’investimento pubblico ed è costituito da una stringa alfanumerica di 15 caratteri. Si tratta di uno dei principali strumenti adottati per garantire la trasparenza e la tracciabilità dei flussi finanziari pubblici ed è una variabile registrata anche nel Sistema Nazionale di Monitoraggio delle politiche di coesione. Sul portale OpenCoesione il CUP viene riportato come prima informazione in ogni scheda progetto, oltre a poter essere utilizzato come chiave per la ricerca di progetti.

La richiesta del CUP è obbligatoria per tutti gli interventi finanziati con risorse pubbliche nazionali e comunitarie, quindi - con riferimento alle politiche di coesione - sia i Fondi strutturali e di investimento europei che il Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione che le risorse del Piano di Azione e Coesione.

Il CUP viene rilasciato dietro richiesta e al termine dell’inserimento di alcuni dati riguardanti il progetto d’investimento pubblico all’interno del Sistema CUP.

Alcuni di questi dati, come ad esempio la natura, tipologia o settore d’intervento, sono riportati sul portale OpenCoesione. Consulta i metadati per conoscere quali sono le variabili provenienti dal corredo informativo del CUP.

I dati dei CUP sono disponibili, in formato aperto, sul portale OpenCUP. Nel portale è possibile consultare e ricercare tutti i progetti di investimento collegati a CUP la cui natura è opere pubbliche, incentivi o contributi per calamità.

Tag: Portale

Sul portale OpenCoesione è disponibile l’elenco delle opportunità di finanziamento offerte ai potenziali beneficiari dei Programmi finanziati dalle politiche di coesione per il ciclo 2021-2027 e 2014-2020.

L’elenco costituisce una raccolta in formato standardizzato di quanto pubblicato dalle Amministrazioni titolari di Piani e Programmi Operativi cofinanziati dai Fondi strutturali(qui l’elenco delle fonti).

Per il 2021-2027, sul portale OpenCoesione vengono pubblicate le opportunità di finanziamento e il relativo calendario di preavviso al fine di consentire agli utenti di avere un unico punto di accesso nazionale a tali dati, in ottemperanza a quanto richiesto dal Regolamento Generale (UE) 1060/2021 .

Le opportunità attive nella pagina dedicata sono differenziate tra quelle da avviare, quelle in corso e quelle scadute, sono riportate in ordine cronologico di scadenza, a partire da quelle con le scadenze più prossime per la presentazione delle proposte progettuali. Se più opportunità hanno la stessa data di scadenza, esse vengono ordinate per Programma e quindi per importo decrescente.

I dati dell’elenco, che viene generalmente aggiornato con cadenza quotidiana, vengono resi disponibili anche in formato aperto, attraverso un file .csv pubblicato sia nella stessa pagina con l’elenco delle opportunità sia nella sezione open data del portale, che contiene anche ulteriori variabili relative al Fondo, alla tipologia di beneficiario e al tema di riferimento di ciascuna opportunità.

Per il 2014-2020, le opportunità pubblicate nel corso della programmazione sono rese disponibili in formato aperto, attraverso un file .csv  pubblicato nella sezione open data del portale.

A partire dall’aggiornamento al 30 giugno 2022, OpenCoesione rende disponibili sul portale i primi dati relativi ai Piani Sviluppo e Coesione (PSC) individuati nel corso del ciclo 2014-2020. Il popolamento dei PSC nel Sistema Nazionale di Monitoraggio è un’attività che prevede l’eliminazione dei progetti dai Piani o Programmi FSC di origine e il contemporaneo inserimento nei nuovi PSC, dove prosegue il monitoraggio della loro attuazione.

L’attività, portata avanti da ciascuna amministrazione con il supporto di IGRUE e ACT, è differenziata nel tempo per ogni singolo PSC. Fino al completamento della migrazione nel Sistema Nazionale di Monitoraggio, il quadro di progetti e risorse finanziarie in ogni PSC pubblicato su OpenCoesione risulta parziale.

Nelle pagine di riepilogo del portale per ogni PSC viene dato conto dello stato di migrazione e indicazione di quali sono i Piani o Programmi di provenienza per i progetti non ancora migrati. Oltre ai progetti oggetto di migrazione ogni PSC può popolarsi di progetti provenienti da programmi comunitari del ciclo 2014-2020 a seguito della Strategia di contrasto all’emergenza COVID-19, e di nuovi progetti finanziati con risorse proprie dei PSC.

All’aggiornamento dati al 31 agosto 2023, risultano 14 i Programmi per i quali la migrazione è ancora in corso:

- 8 relativi al ciclo 2014-2020, e precisamente PATTO ABRUZZO, PSC REGIONE EMILIA-ROMAGNA, PATTO CITTÀ DI BARI, PATTO CITTÀ DI CATANIA, PATTO CITTÀ DI FIRENZE, PATTO CITTÀ DI MESSINA, PATTO CITTÀ DI PALERMO, PATTO CITTÀ DI VENEZIA;

- 6 relativi al ciclo 2007-2013, e precisamente PAR BOLZANO, PAR ABRUZZO, PRA ABRUZZO, OBIETTIVI DI SERVIZIO ABRUZZO, PRA BASILICATA, PAR EMILIA-ROMAGNA.

Di seguito sono indicate le principali fonti per i dati sul contesto delle politiche di coesione che si possono scaricare da OpenCoesione:

Per scaricare gli open data e i relativi metadati sul contesto delle politiche di coesione, vai qui.

Tag: Dati

Si, i dati scaricati nella sezione open data contengono un numero di variabili maggiore rispetto a quanto visualizzato nelle schede progetto del portale e rispetto ai csv risultato di query sul portale stesso. In quest’ultimo caso infatti, al fine di favorire un’interpretazione immediata e coerente rispetto alla ricerca effettuata, il file scaricato restituisce un set di variabili ristretto rispetto a quello disponibile sui file completi.

 

Tag: Portale, Dati

Sì, per alcuni dei progetti pubblicati su OpenCoesione sono disponibili alcune informazioni extra rispetto alla selezione di variabili tratte dalle fonti del portale e provengono da Open data pubblicati da altre Amministrazioni con cui OpenCoesione arricchisce la scheda progetto visualizzata.  È il caso delle sintesi degli interventi presenti per i progetti del Programma Operativo Nazionale Governance e Assistenza Tecnica FESR 2007-2013 e del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività FESR 2007-2013. In questi casi, la scheda progetto riporta anche i link alla fonte diretta.

Tag: Portale, Dati

I soggetti coinvolti dai progetti delle politiche di coesione possono essere pubblici o privati (un'Amministrazione pubblica, un’istituzione senza fini di lucro, un individuo o un'impresa) e svolgere, in relazione a uno o più progetti, due diversi ruoli:

  • Programmatore: ossia il soggetto cui compete la decisione di finanziare il progetto. Si tratta generalmente di un'amministrazione pubblica centrale o regionale.

  • Attuatore: ossia il soggetto responsabile dell'attuazione del progetto. Nel caso dei Fondi Strutturali 2007-2013 corrisponde al cosiddetto "beneficiario" ossia il soggetto che percepisce il contributo finanziario. L’attuatore può a sua volta avvalersi di altri soggetti nella realizzazione del progetto, ma questi non sono necessariamente tracciati nel sistema di monitoraggio.

  • Beneficiario: è definito come un organismo pubblico o privato responsabile dell'avvio e/o dell'attuazione delle operazioni. Nel caso di progetti classificati come aiuti di Stato il beneficiario è il soggetto che riceve l'aiuto, e nel caso il progetto si configuri come uno strumento finanziario il beneficiario è l'organismo che attua lo strumento finanziario. Infine nel caso dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (CTE) possono esistere diversi beneficiari in considerazione del fatto che i progetti in tale ambito sono attuati da partenariati internazionali composti da più soggetti pubblici e/o privati.

  • Realizzatore: è il soggetto che realizza effettivamente il progetto. Nel caso di opere e lavori pubblici coincide con la società titolare del contratto di appalto che esegue materialmente l'opera. Analogamente per un progetto di acquisto di beni o servizi, il realizzatore è individuabile nella società titolare del contratto di appalto chiamata a fornire i beni o ad erogare il servizio.

Tag: Portale

Nel caso di progetti delle politiche di coesione per i quali l'Amministrazione responsabile abbia riportato nel Sistema di monitoraggio unitario nel titolo o tra i soggetti coinvolti dal progetto stesso, il codice fiscale di una persona fisica, questo non viene pubblicato sul portale OpenCoesione e viene mascherato utilizzando l’espressione *codice fiscale*.

Nel caso di progetti destinati a individui appartenenti a categorie svantaggiate, il mascheramento si estende anche a nome e cognome, utilizzando l’espressione *individuo*.

Alla pagina dedicata alle Note legali puoi trovare i dettagli su termini e condizioni d’uso del portale OpenCoesione.

Tag: Dati

Per ogni progetto in attuazione sono disponibili in OpenCoesione le date relative all'iter procedurale per ciascun progetto, dall'inizio fino alla conclusione delle attività. L’iter procedurale cambia in funzione della natura dei progetti (ad esempio l’iter di un progetto di natura infrastrutturale è più articolato dell’iter di un progetto per  acquisto di beni o servizi.

Attenzione! Trattandosi di variabili che le Amministrazioni competenti non hanno obbligo di provvedere nel Sistema di monitoraggio unitario, fonte dei dati di OpenCoesione per i progetti in attuazione, le informazioni sui tempi di inizio e fine del progetto non sono sempre disponibili. In particolare la data di fine progetto potrebbe non essere stata caricata nel sistema di monitoraggio anche se l’intervento è concluso. Per valutare lo stato di esecuzione del progetto può essere quindi utile guardare non solo a queste informazioni ma anche al rapporto tra pagamenti effettuati e finanziamento totale del progetto stesso.

Tag: Dati

Per OpenCoesione la variabile “finanziamento totale pubblico” rappresenta la parte di valore finanziario di un progetto proveniente da fonti pubbliche di finanziamento. Esso comprende, oltre alle risorse comunitarie e nazionali specificatamente destinate alla coesione, anche le eventuali risorse pubbliche di altro tipo (ad esempio, risorse ordinarie stanziate da Comuni, Province, Regioni) per cui ciascun progetto finanziato in ambito di politiche di coesione può fare da volano.

Il "costo pubblico" di un progetto è il finanziamento totale pubblico al netto delle economie , ed è il valore visualizzato nella home page, nelle pagine aggregate del portale e nelle schede di ciascun progetto. (cfr. variabile OC_FINANZ_TOT_PUB_NETTO calcolata come differenza tra il campo FINANZ_TOTALE_PUBBLICO e il campo ECONOMIE_TOTALI_PUBBLICHE).

Nei dataset Progetti scaricabili nella sezione Open Data del portale OpenCoesione, la variabile sul finanziamento totale pubblico è presente come FINANZ_TOTALE_PUBBLICO, mentre il costo pubblico, ovvero il finanziamento totale pubblico netto, è presente come OC_FINANZ_TOT_PUB_NETTO. Il file Metadati riporta le descrizioni dettagliate.

Il costo pubblico monitorato indica il totale dei finanziamenti pubblici riferiti ai progetti monitorati, al netto di eventuali economie maturate. Il costo pubblico monitorato comprende i finanziamenti provenienti da tutte le fonti finanziarie, mentre non comprende i finanziamenti da soggetti privati. Il costo risorse coesione rappresenta la quota del costo pubblico monitorato che viene finanziata da risorse europee e nazionali delle politiche di coesione.

La differenza tra costo pubblico monitorato e costo coesione rappresenta i co-finanziamenti “attratti” dalle politiche di coesione, costituiti da risorse ordinarie, di provenienza statale, regionale o comunale, che concorrono al finanziamento dei progetti.

I pagamenti monitorati rappresentano il valore totale dei pagamenti effettuati per i progetti monitorati, mentre i pagamenti risorse coesione indicano il valore dei pagamenti totali riferiti a risorse delle politiche di coesione e rappresentano quindi la quota parte dei pagamenti finanziati dai fondi europei o nazionali della coesione.

Tag: Dati

Nella serie dei pagamenti pubblicata su OpenCoesione, ottenuta da variabili del Sistema di Monitoraggio Unitario alimentato dalle Amministrazioni responsabili, sono compresi anche i recuperi, cioè i movimenti di segno opposto ai pagamenti che costituiscono la restituzione di somme precedentemente erogate (attinenti ad esempio ad anticipi su progetti successivamente non ritenuti ammissibili o non rifinanziati e di cui viene quindi richiesto al beneficiario il rimborso). La variabile pagamenti, quindi, può presentare anche valori negativi.

La serie corrisponde alle spese sostenute dal beneficiario (o attuatore) del progetto ad eccezione del caso del conferimento di risorse ad un fondo di garanzia dove il pagamento si riferisce al trasferimento al fondo delle risorse stesse.

Nei dataset Progetti con tracciato esteso e Progetti e scaricabili nella sezione Scarica gli Open Data del portale, la variabile pagamenti è presente come TOT_PAGAMENTI, sono inoltre presenti le variabili OC_TOT_PAGAMENTI_RENDICONTABILI_UE, OC_TOT_PAGAMENTI_FSC e OC_TOT_PAGAMENTI_PAC, che rappresentano dei sottoinsiemi della prima. Nel file Metadati se ne fornisce una descrizione dettagliata.

Il dataset Pagamenti contiene il dettaglio puntuale dei pagamenti riferiti alle singole date in cui sono stati effettuati, mentre nei precedenti aggiornamenti i dati erano presentati in forma di serie aggregata bimestrale dei pagamenti cumulati.

Tag: Dati

Le economie che possono verificarsi nell’attuazione del progetto sono relative a minori spese rispetto a quanto preventivato, cioè risorse risparmiate che possono essere riutilizzate in altro modo, di norma per altri interventi nell'ambito dello stesso Programma o strumento attuativo.

I risparmi di spesa, in genere, possono essere dovuti a:

  • economie a seguito delle procedure di gara per l’affidamento dei contratti previsti per l'attuazione del progetto

  • economie rilevate in corso d’opera per rimodulazione del quadro economico

  • economie finali per minori spese, registrate nella contabilità finale del progetto.

Tag: Dati

Su OpenCoesione, in base alla classificazione dello “stato del progetto”, un progetto può risultare non avviato, in corso, liquidato (qualora a un avanzamento finanziario completato, e cioè superiore al 95%, non sia associata la fine dell’ esecuzione del progetto) o concluso. Per la descrizione puntuale della definizione della variabile sullo “stato del progetto” e delle modalità che può assumere si rimanda ai file dei metadati che accompagnano i dataset nella sezione Scarica gli open data

Per progetto concluso si intende un progetto che presenta contemporaneamente un avanzamento finanziario superiore al 95 per cento e una data di fine esecuzione anteriore a quella dell’ultimo monitoraggio. Per avanzamento finanziario si intende il rapporto tra i pagamenti e il totale del finanziamento totale pubblico al netto delle economie.

Tag: Dati

Qualora per un progetto presente nel Sistema di monitoraggio unitario fino a una certa data di aggiornamento si modifichi il piano finanziario, non includendo più risorse delle politiche di coesione, esso assumerà nel Sistema le caratteristiche di progetto inattivo. Le ragioni dell’inattività (es. revoche, sospensioni, sostituzione con altri progetti) sono tali per cui un progetto inattivo non è necessariamente un progetto che non esiste più. Perché sia restituita una fotografia quanto più completa delle politiche in corso di attuazione sul territorio italiano, questi progetti possono continuare ad essere visualizzati sul portale OpenCoesione, ma sono esclusi da conteggi e ricerche e non ricompresi nei dataset open data.

Tag: Portale, Dati

Si tratta di un'aggregazione realizzata da algoritmi automatici e basata su:

  • temi prioritari UE e campi d’intervento UE associati ai singoli progetti cofinanziati rispettivamente nei due cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020;
  • classificazioni settoriali del Sistema CUP.

Nell'attribuzione di un progetto a un tema sintetico, il criterio guida è il raccordo con i temi prioritari UE o i campi d'intervento UE. Solo in caso di assenza o di inapplicabilità di questi ultimi prevale la classificazione CUP.

A partire dalla pubblicazione dei dati aggiornati al 28 febbraio 2022, i temi sintetici di OpenCoesione sono 11: Ricerca e innovazione, Reti e servizi digitali, Competitività delle imprese, Energia, Ambiente, Cultura e turismo, Trasporti e mobilità, Occupazione e lavoro, Inclusione sociale e salute, Istruzione e formazione, Capacità amministrativa.

Fino al 31 dicembre 2021 erano invece 13. 

Consulta il raccordo tra temi sintetici, temi prioritari UE, campi d'intervento UE e classificazione CUP.

Tag: Portale

I focus di OpenCoesione rappresentano aggregazioni di progetti in attuazione che fanno riferimento a specifiche policy di settore o a singole Strategie, finanziate con i fondi della Coesione dal 2007 ad oggi. Sono frutto di analisi e approfondimenti forniti da esperti di settore o di policy delle politiche di coesione.

Per ogni focus sono resi disponibili sia i dati (file csv e metadati) relativi agli universi oggetto di approfondimento in pillole dedicate, sia i dati all'ultimo aggiornamento disponibile sul portale.

I singoli focus vengono rilasciati successivamente alla pubblicazione di un nuovo aggiornamento bimestrale dei dati e sono ricercabili e navigabili sul portale nella categoria di ricerca “Focus”.

Tag: Portale, Dati

Due sono le principali differenze che caratterizzano questi due universi di dati disponibili su OpenCoesione. 

La classificazione dei progetti in temi sintetici è frutto di un calcolo automatico e riguarda tutti i progetti pubblicati, mentre alla definizione dei vari focus (leggi qui la relativa FAQ) contribuiscono esperti di settore o di policy delle politiche di coesione sulla base di analisi di dettaglio sui singoli progetti. 

Una seconda differenza è che mentre l’algoritmo automatico attribuisce ogni progetto a un unico tema sintetico, per quanto riguarda i focus ogni progetto può essere attribuito a più focus contemporaneamente.

All’aggiornamento corrente i focus pubblicati nella sezione open data del portale non sono riferiti al totale dei progetti pubblicati, diversamente tutti i progetti pubblicati sono dotati di un tema sintetico.

Tag: Portale

I valori pro capite riportati nel portale sono calcolati prendendo in considerazione il finanziamento complessivo (ovvero il pagamento complessivo) dei progetti che sono associati al Comune, alla provincia o alla regione diviso per la popolazione residente di fonte Istat dello stesso comune, provincia o regione al 31/12/2011.

I valori pro capite regionali tengono conto di tutti i progetti localizzati a un livello regionale o inferiore, i valori pro capite provinciali di tutti i progetti localizzati a livello provinciale o comunale, i valori pro capite comunali di tutti i progetti localizzati a livello comunale. Non sono quindi considerati per i valori pro capite comunali eventuali progetti di livello provinciale o regionale.

I progetti localizzati in “ambito nazionale” contribuiscono solo al calcolo del valore pro capite medio nazionale riportato come elemento di confronto nella barra degli indicatori.

Attenzione! Nel caso di un progetto multilocalizzato, ovvero localizzato in più di un comune o in più di una provincia o in più di una regione, su OpenCoesione a ciascun territorio è associato il suo intero finanziamento.

Tag: Portale

Ciascun progetto è localizzato a un livello territoriale che può essere nazionale, regionale, provinciale o comunale.

La mappa regionale rappresenta tutti i progetti localizzati a un livello regionale o inferiore, la mappa provinciale tutti i progetti localizzati a livello provinciale o comunale. Non sono quindi visualizzati nella mappa provinciale eventuali progetti di livello solo regionale. I progetti localizzati in ambito nazionale non sono rappresentati in alcuna mappa, poiché le mappe sono almeno di livello regionale.

Attenzione! Uno stesso progetto può essere localizzato in più comuni, province o regioni e, in tal caso, nelle mappe è interamente attribuito - a ciascun livello territoriale - a tutte le localizzazioni in cui è presente.

Le mappe rappresentano il numero di progetti localizzati e il corrispondente valore in termini di risorse (finanziamento pubblico complessivo o pagamenti effettuati).

Rispetto alla visualizzazione sulla mappa di valori pro capite, è da ricordare che questi sono calcolati prendendo in considerazione il finanziamento complessivo (ovvero il pagamento complessivo) dei progetti che sono associati al comune, alla provincia o alla regione diviso per la popolazione residente di fonte Istat dello stesso comune, provincia o regione al 31/12/2011. 

Le classi di valori rappresentate sulle mappe sono definite tramite l’algoritmo di Jenks (Jenks natural breaks classification method), un metodo che ottimizza la distribuzione in classi minimizzando la varianza all’interno di ciascuna classe (within) e massimizzando la varianza tra le classi (between).

Tag: Portale, Dati

I dati di monitoraggio sui progetti in attuazione navigabili e scaricabili dal portale OpenCoesione vengono aggiornati in concomitanza con l'aggiornamento della fonte che è Sistema di Monitoraggio Nazionale gestito dall’Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’UE (IGRUE) della Ragioneria Generale dello Stato e alimentato dalle Amministrazioni coinvolte nell’attuazione delle politiche di coesione in Italia. I dati del  Sistema di Monitoraggio Nazionale si aggiornano bimestralmente e sono resi pubblicamente disponibili su OpenCoesione a distanza di circa due mesi dalla data di riferimento. 

I dati sul contesto delle politiche di coesione sono aggiornati con cadenze diverse: ad esempio, la serie storica degli indicatori territoriali e tematici, è aggiornata mensilmente; i dati sui Conti Pubblici Territoriali annualmente. Le diverse date di aggiornamento sono riportate in calce alla descrizione dei singoli dataset nella pagina open data.

Tag: Portale, Dati

I dati di OpenCoesione sono corredati da metadati e licenza di utilizzo.  I dati sono disponibili in formato CSV. In alcuni casi i file sono compressi per facilitarne il download.

Le impostazioni dei file CSV di OpenCoesione sono:

·         tipo di carattere: Unicode (UTF-8)

·         lingua: Italiano (Italia)

I file CSV sono impostati con la virgola come separatore delle cifre decimali, secondo lo standard europeo.

Gli Open data sui progetti finanziati con le politiche di coesione sono organizzati in forma relazionale: "Progetti" è il dataset principale e può essere scaricato anche da solo, mentre "Localizzazioni", "Soggetti" e "Pagamenti" forniscono informazioni complementari collegate al dataset principale attraverso un campo chiave che identifica lo stesso progetto nelle diverse tabelle.

Gli Open data sul contesto delle politiche di coesione, dalla spesa certificata all’Unione Europea a dati socio economici disaggregati territorialmente, da indicatori statistici ai Conti Pubblici Territoriali.

I dati sono disponibili anche in formato JSON tramite le API di OpenCoesione.

Tag: Portale

L'API di OpenCoesione è un'interfaccia applicativa che permette a qualunque componente software esterno di accedere ai dati di OpenCoesione su progetti e soggetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia rilasciati con la licenza CC-BY 4.0  I componenti software possono essere sviluppati da terze parti, utilizzando qualsiasi tecnologia. L'API di OpenCoesione adotta l'architettura REST.

Tutti possono accedere alla API, partendo dalla url http://www.opencoesione.gov.it/api.

L'API è navigabile con i browser attraverso dei link ipertestuali, come un normale sito web. E' possibile accedere a tutti i dati sia con utenza anonima per un massimo di 12 richieste al minuto sia con utenza registrata per un massimo di 60 richieste al minuto. La richiesta di registrazione deve essere inviata all'indirizzo email info@opencoesione.gov.it.

I dati sono disponibili in formato HTML e in formato JSON. Il formato HTML permette la navigazione tra i dati e la visualizzazione della documentazione integrata (in lingua inglese), che descrive l'utilizzo avanzato, a beneficio degli sviluppatori. Le risorse sono presentate in formato HTML, se non altrimenti specificato e per accedere al formato JSON di una risorsa, basta aggiungere .json.

Un esempio:

http://opencoesione.gov.it/api/progetti (HTML)

http://opencoesione.gov.it/api/progetti.json (JSON)

 

Sono esposte queste risorse principali:

Progetti - Elenco dei progetti, filtrabili per tema, natura o territorio

Soggetti - Elenco dei soggetti, filtrabili per tema e ruolo

Aggregati - Informazioni aggregate, rispecchiano le informazioni mostrate nelle pagine del sito.

Per semplificare il lavoro degli sviluppatori, sono disponibili anche degli elenchi accessori:

Nature - Elenco delle nature dei progetti

Temi - Elenco dei temi sintetici dei progetti

Territori - Elenco dei territori

Programmi - Elenco dei programmi (sia comunitari che nazionali)

Tag: Portale

I dati di OpenCoesione sono rilasciati con la licenza CC-BY 4.0 

Si tratta della licenza “Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale” con condizioni di utilizzo BY (Attribuzione). È dunque possibile condividere, modificare, distribuire e riutilizzare anche per finalità commerciali i contenuti di questo sito nel rispetto però del seguente vincolo:

  • attribuire la paternità del dataset indicando la fonte e – ove possibile – l’URL della pagina web in cui sono pubblicati i dataset/contenuti da licenziare.

La scelta della licenza Attribuzione è finalizzata a promuovere la creazione di prodotti nati dal riuso dei dati pubblicati.

Tag: Portale

I confini di regioni, province e comuni sono estratti dagli Shape Files (SHP) ufficiali dell'Istat.

Tag: Portale

Il portale OpenCoesione è un’applicazione web sviluppata su Django/Python utilizzando PostgreSQL come Database per lo storage dei dati e uWSGI/NGINX come web server. I dati testuali e numerici di progetti e beneficiari sono indicizzati attraverso il motore di indicizzazione e ricerca di documenti Apache Solr.

Questi gli elementi che compongono lo stack software di OpenCoesione:

·         jQuery
·         Bootstrap
·         NGINX
·         uWSGI
·         Django
·         Solr
·         Redis
·         PostgreSQL
·         pandas
·         Docker
·         Ubuntu 20.04 server di Gnu-Linux

Il codice dell'applicazione è consultabile a questo indirizzo: https://gitlab.depp.it/depp/open-coesione-2

Tag: Portale, Dati

Nelle sezione sono presenti i  progetti rientranti negli Accordi di Programma Quadro (APQ) sottoscritti nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e inseriti nel Sistema Nazionale di Monitoraggio (SNM) in base ai criteri riportati nella Nota operativa IGRUE di monitoraggio della Strategia Nazionale Interne e successive integrazioni, che prevedono:

Criterio A: associazione al Progetto complesso relativo all’Area Progetto/Area Interna della Strategia a cui il progetto fa riferimento

Criterio B: associazione allo Strumento attuativo relativo all’Accordo di Programma Quadro a cui il progetto fa riferimento.

Da questo insieme vengono temporaneamente esclusi i progetti che - pur rispettando i criteri in monitoraggio - non risultano compatibili con la Strategia Nazionale Aree Interne, in attesa di un allineamento dei dati di monitoraggio nei successivi aggiornamenti.

Tra i motivi più frequenti che determinano l’esclusione di un progetto vi sono:

  • l’attribuzione a un’Area Interna di un progetto localizzato in un Comune non appartenente all’Area

  • l’attribuzione a un’Area Interna di un progetto finanziato da Programmi/Piani/Attribuzioni di Legge non comprese nell’Accordo di Programma Quadro dell’Area

Tag: Portale, Dati

L'inserimento nel Sistema Nazionale di Monitoraggio dei dati sui progetti in attuazione avviene separatamente e parallelamente da parte delle varie Amministrazioni titolari del monitoraggio dei Programmi. 

Con l'aggiornamento al 31/10/2022 OpenCoesione rende disponibili per la prima volta sul portale dati relativi alle prime assegnazioni stralcio sul FSC 2021-2027 deliberate dal CIPESS. 

Ad aprile 2023 è stata inviata la prima versione del protocollo unico di colloquio 21-27 che consente la trasmissione dei dati alla nuova BDU 2021-2027 anche per tutti i programmi delle politiche di coesione previsti dall’Accordo di Partenariato 2021-2027.

Per quanto riguarda gli ambiti di intervento, il Fondo europeo per lo sviluppo (FESR) sostiene programmi in materia di sviluppo regionale, di potenziamento della competitività, di investimenti nella ricerca e nello sviluppo sostenibile, nonché progetti della Cooperazione Territoriale Europea (CTE); il Fondo Sociale Europeo plus (FSE+) è il principale strumento dell'Unione europea per investire nelle persone, in materia di occupazione, società, istruzione e competenze e riunisce quattro strumenti di finanziamento precedentemente  separati: il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e il programma europeo per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI); il FEASR sostiene la politica europea in materia di sviluppo rurale e, a tal fine, finanzia i programmi di sviluppo rurale svolti in tutti gli Stati membri e nelle regioni dell’Unione; il FEAMP contribuisce alla sostenibilità della pesca e a uno sviluppo dell’economia nelle regioni costiere europee; il JTF (attivo per il periodo 2021-2027) mira a fornire sostegno ai territori che devono far fronte a gravi sfide socio-economiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica. Altri fondi sono quelli per asilo e migrazione (AMIF), la sicurezza interna (ISF) e la gestione di frontiere e visti (BMVI).

Sul portale OpenCoesione, non appena il Sistema nazionale di monitoraggio 2021-2027 sarà operativo, potranno essere navigati i dati dei progetti finanziati con i Fondi strutturali e con il JTF.

I Fondi Strutturali sono attuati da Autorità di gestione (cioè Amministrazioni incaricate di gestire i fondi assegnati) attraverso Programmi Operativi che, nei diversi cicli di programmazione, possono avere scala nazionale (PON o PN nel ciclo 2021-2027) o regionale (POR o PR nel ciclo 2021-2027) o internazionale (Programmi CTE). Limitatamente al ciclo 2007-2013 sono esistiti in Italia anche Programmi Operativi di scala Interregionale (POIN).