SINTESI DEL PROGETTO
La pandemia COVID-19 sta ponendo grande pressione sul SSN. Lenorme affluenza di pazienti unito alla mancanza di terapie specifiche per il SARS-CoV-2 porta ad una notevole gestione dei pazienti ospedalizzati. Data la necessità di terapie efficaci contro il COVID-19 la riallocazione di farmaci già utilizzati in clinica è altamente auspicabile.Lipotesi alla base del progetto è che terapie di tipo immunosoppressivo possano mitigare la sindrome da rilascio citochinico e liper-attivazione del sistema immunitario responsabile del danno tissutale che provoca forme gravi di COVID-19. I pazienti affetti da patologie reumatiche autoimmuni, in particolare i pazienti con artriti croniche come artrite reumatoide (AR) e spondiloartriti sieronegative (SpA) rappresentano un importante problema nel corso dell'attuale pandemia. Infatti presentano mediamente un medio-elevato grado di disabilità, presentano comorbidità in più del 60% dei casi e necessitano di un trattamento immunosoppressivo in più del 90% dei casi. In Lombardia stimiamo circa 150.000 pazienti affetti, di cui circa il 15% in trattamento con farmaci immunosoppressori diretti contro le citochine. Le problematiche principali che i clinici hanno nell'attuale situazione pandemia nei confronti di questi pazienti sono essenzialmente: 1