SINTESI DEL PROGETTO
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Open Data PON REC
Il presente progetto è finalizzato al potenziamento di infrastrutture di rilevanza strategica per la ricerca vulcanologica, geotermica e sismologica, per il monitoraggio dei rischi naturali, per la sicurezza del territorio e per il controllo ambientale. Queste infrastrutture, inserite nella Roadmap italiana delle infrastrutture di ricerca di interesse pan-europeo, sono parte integrante delle Research Infrastructures dell'Unione Europea (ESFRI). Gli obiettivi del progetto si articolano su tre livelli di intervento. Il primo livello è finalizzato ad un vero e proprio salto di qualità delle nostre di reti di strumenti scientifici per misure sul territorio e dei nostri laboratori, riorganizzati in rete, in modo che siano all'avanguardia sul piano internazionale. Il secondo livello è dedicato allo sviluppo di una Wide Area Network, basata prevalentemente su tecnologie WiFi, con alte prestazioni che rappresenterà un prototipo di punta a livello internazionale e che avrà un utilizzo garantito come canale preferenziale per la trasmissione di dati scientifici in tempo reale destinati al controllo della sicurezza del territorio e al monitoraggio dei rischi naturali ed antropici. Il terzo livello è finalizzato al potenziamento dei sistemi di supercalcolo e dei sistemi di grid computing e alla realizzazione di un sistema integrato di servizi informatici telematici destinati sia al settore della ricerca che ad utenze non specialistiche pubbliche e private. I centri di supercalcolo e grid computing che si intende potenziare sono dedicati alla simulazione dei processi eruttivi quali la dispersione delle ceneri in caso di eruzioni esplosive, tipo quella del vulcano islandese Eyjafjallajökull, all'inversione in tempo reale di dati geofisici a scopo di monitoraggio vulcanico, sismico e ambientale di tutto il territorio del Sud Italia. Il sistema integrato di servizi telematici si configura come un centro dati dei vulcani italiani realizzato attraverso l'implementazione di basi di dati distribuite opportunamente progettate su standard di interoperabilità e protocolli distribuiti, secondo la logica della grid, e sarà realizzato con particolare riguardo all'accessibilità per le persone disabili. Le Sezioni e sedi dell'INGV che partecipano al progetto sono l'Osservatorio Vesuviano di Napoli, l'Osservatorio Etneo di Catania e la Sezione di Palermo, tutti centri di ricerca di comprovata eccellenza scientifica riconosciuta a livello internazionale. Il progetto avrà l'effetto di accrescere l'eccellenza dei nostri centri di ricerca nei settori della vulcanologia e della geofisica, ambiti in cui la ricerca italiana è ai vertici a livello internazionale. Questo porterà a valorizzare le risorse legate alla presenza dei vulcani delle regioni del Sud Italia che potranno diventare dei veri e propri laboratori naturali. L'impatto socio-economico del progetto riguarda molti settori esso infatti favorirà il turismo attraverso la valorizzazione della risorsa naturalistica rappresentata dai nostri vulcani (il Vesuvio è il vulcano più visitato al mondo); aumenterà la sicurezza attraverso il miglioramento delle attività di monitoraggio del territorio e della osservazione dei parametri che consentono di caratterizzare i rischi naturali; favorirà lo sfruttamento dell'energia geotermica soprattutto nelle aree vulcaniche ma anche in quelle non vulcaniche; creerà le condizioni per lo sviluppo di spin-off per la produzione di strumentazione scientifica per il monitoraggio dei rischi e il controllo del territorio; consentirà la sperimentazione di tecniche di allerta precoce (early warning) per difendere le popolazioni dai rischi naturali; fornirà un sistema tecnologico integrato con prestazioni avanzate a disposizione non solo della comunità scientifica ma anche di tutte le istituzioni incaricate del controllo ambientale e del governo del territorio.