SINTESI DEL PROGETTO
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Open Data PON REC
L'Università di Salerno attraverso il presente bando strutturale intende realizzare un Centro di Tecnologia Integrata per la Salute. L'ambito tematico del Centro è quello della "Biotecnologie e Scienze della vita". L'Università di Salerno rappresenta un brillante esempio di dinamismo ed efficienza, con elevata visibilità nel settore dell'Ingegneria, dell'economia, della chimica e della farmacia per la ricerca biotecnologica nel settore della salute. La nuova Facoltà di Medicina e Chirurgianel luglio 2012 laurerà i primi dottori in Medicina. Il Centro di Tecnologie Integrate per la Salute rappresenta il completamento della vocazione alla ricerca biomedica e alla traslazione delle ricerche di base verso la pratica clinica, coordinando gli sforzi della ricerca biomedica già fiore all'occhiello dell'Ateneo verso le problematiche cogenti della pratica clinica, dettate dalle esigenze epidemiologiche, diagnostiche e terapeutiche.Nella filosofia scelta dall'Ateneo per questo proposta di progetto di rinnovamento strutturale, si riconoscono due momenti: il potenziamento di strutture di ricerca già esistenti presso Ingegneria, Biologia, Farmacia e Chimica, che godono di una più lunga tradizione presso l'Ateneo. Il secondo momento riguarda l'implementazione di strutture di ricerca da localizzare presso la Facoltà di Medicina, creando ex novo laboratori, stabulari e camere chirurgiche di ultima generazione per modelli animali di media taglia (il minipig) di patologia umana, e il potenziamento della ricerca in campo della genomica e della bioinformatica. Il progetto prevede inoltre l'acquisizione di una diagnostica molto potente, e a regime a Salerno sarà realizzato l'unico stabulario per ricerca nel minipig nel Sud Italia, uno dei pochi in Italia, ed uno dei 10 centri in Europa dotati di risonanza magnetica nucleare per imaging a 7 tesla.Inoltre, per favorire l'integrazione di questi diversi momenti della ricerca, in questo progetto è previsto la realizzazione di una struttura ICT e di un centro di calcolo di ateneo per l'archiviazione e l'elaborazione elaborazione dei dati della ricerca. Infine, il trasferimento tecnologico verso il mondo dell'imprenditoria verrà supportato dall'implementazione dell'ufficio spinoff dell'Ateneo. Le infrastrutture verranno gestite all'interno del Centro di Ateneo, al quale collaboreranno ingegneri, medici, farmacisti, biologi, chimici ed economisti. La ricaduta sarà per ciascun partecipante il potenziamento dei propri standard di ricerca, nonché la valorizzazione delle proprie competenze che verranno declinate non più solo in modelli teorici o in vitro, ma compiuti in modelli complessi e avanzati di patologia umana. La natura altamente tecnologica del Centro non presenta una attrattiva solo per l'Università ma per tutto il sistema della ricerca regionale, Nazionale ed internazionale. Infatti, gli scopi del centro si allineano con quelli della programmazione Europea della ricerca riguardo alla Medicina Traslazionale e alla Bioinformatica, con particolare riferimento alle infrastrutture EATRIS e BBMRI dell'ESFRI. Questa programmazione europea trova riscontro nel PNR 2011-2013 e negli Accordi di Programma Quadro sottoscritti tra MiUR, MSE e Regioni della convergenza. Inoltre il Centro è allineato con il Piano di Azione Regionale per la Ricerca e Sviluppo, Innovazione e ICT, rilasciato il 27 maggio scorso dall'assessorato alla ricerca della Regione Campania che prevede il rafforzamento delle attività di ricerca e si propone la realizzazione di piattaforme di filiera. A tale scopo, si segnalano gli accordi programmatici già raggiunti sia con gli esistenti distretti e laboratori pubblico-privati della Campania, sia con altre proposte infrastrutturali della Campania nell'ambito di questo bando, proposti da BIOGEM e da Università di Napoli, Federico II.