SINTESI DEL PROGETTO
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Open Data PON REC
I metalli sono essenziali per ogni forma di vita e le alterazioni nella loro omeostasi cellulare sono spesso causa di gravimalattie come tumori o patologie neurodegenerative. In particolare, il rame e lo zinco e la loro alterata omeostasisembrano implicati nell'eziologia di numerose patologie oncologiche quali disordini linfoproliferativi, taluneneoplasie della ghiandola mammaria, della prostata, del polmone e del tratto gastrointestinale. Le ragioni di questadisomeostasi di rame e zinco nei pazienti oncologici non è chiara, pertanto lo studio dei meccanismi che stanno allabase dei loro effetti nei processi cancerosi è particolarmente complicato e di notevole importanza. In questo contesto,il progetto di ricerca sarà focalizzato sullo studio degli eventi molecolari alla base della disomeostasi di rame e zincoin tipi cellulari cancerosi di origine colon-rettale, prostatica e tiroidea, al fine di generare nuovi composti, leganti dizinco e rame, che possano funzionare da farmaci pro-apoptotici ed anti-angiogenici in campo oncologico. Parte dellostudio infatti sarà rivolta ad approfondire i meccanismi che consentono alle cellule cancerose di andare incontro afenomeni apoptotici dipendenti da metalli; saranno poi testati gli eventuali effetti pro-apoptotici di nuovi composti conuna migliore selettività per le cellule cancerose. La maggior parte dello studio descritto sarà condotto su linee cellularicancerose umane e su reperti bioptici, giacché esse rappresentano lo strumento migliore per scoprire nuovi targetfarmacologici.Un'ulteriore parte del progetto verterà sullo studio, nel campo della Medicina Rigenerativa, della capacità del rame nelmodulare l'angiogenesi ed in particolare il possibile utilizzo del rame in associazione a biomembrane o a scaffold difosfato di calcio per induzione di angiogenesi terapeutica in applicazioni di rigenerazione tissutale. I meccanismi chesovrintendono all'angiogenesi sono molto complessi; essi mostrano una variabilità notevole a seconda del particolaremicroambiente in cui sono inseriti e, inoltre, possono essere fortemente alterati in situazioni patologiche. Sia i fattorisolubili che le fonti cellulari coinvolti nei processi angiogenici devono essere meglio caratterizzati al fine di svilupparestrategie di induzione utilizzabili nelle varie applicazioni della Medicina Rigenerativa. Utilizzando materiali emolecole per le quali è nota una attività pro-angiogenica, questo studio si prefigge di individuare bioprodottifunzionali per la rigenerazione ossea e per la rigenerazione dei tessuti ischemici cutanei e cardiaci. In quest'ambito siinserisce lo sviluppo di nanovettori di idrossiapatite, funzionalizzati con "new entities" con capacità angiogenica.