SINTESI DEL PROGETTO
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Open Data PON REC
Il miglioramento genetico vegetale, inteso in senso classico, è l'arte e la scienza di cambiare e migliorare l'ereditàdelle piante per sviluppare prodotti dotati di nuove proprietà genetiche. Finora, sono state investite molte energie peraumentare la produttività delle principali colture agrarie. Bastino per tutti i risultati raggiunti, a livello mondiale, nelmiglioramento genetico del riso, le cui produzioni sono più che raddoppiate dal 1966 al 2010 da 257 a 678 milioni ditonnellate. Tale incremento produttivo è stato realizzato principalmente attraverso l'applicazione dei principi dellagenetica mendeliana e dei metodi di miglioramento genetico convenzionali basati soprattutto sulla selezione esull'incrocio. Tuttavia, le esigenze della moderna agricoltura sono cambiate nel corso dell'ultimo trentennio. Il nuovocompito del breeder è quello di generare tecnologie moderne volte a produrre varietà di piante eco-compatibili, inarmonia con l'ambiente e perciò più idonee a limitare il grado delle risorse naturali: acqua, suolo e biodiversità. Larivoluzione molecolare, iniziata nel 1953 e tuttora in pieno svolgimento, ha permesso un avanzamento nelle tecnichedi miglioramento genetico la cui portata è sotto gli occhi di tutti. Così, alle tecniche di selezione e incrocio esclusivamente adoperate in passato, si sono aggiunti i marcatori molecolari e l'ingegneria genetica. Le mappegenetiche, ad esempio, hanno permesso la selezione assistita da marcatori molecolari, pratica largamente impiegataoggi dai breeder di tutto il mondo. Dalle mappe genetiche si è passati a quelle fisiche, che hanno costituito la premessasia per l'inizio del sequenziamento su larga scala dei genomi sia per l'isolamento e il clonaggio di molti genid'interesse agronomico. Infine, è storia dei nostri giorni, l'accelerazione delle conoscenze sulle basi genetiche diimportanti caratteri legati alla qualità e alla resistenza a stress grazie al completamento del sequenziamento delgenoma di numerose specie agrarie mediante tecnologie Next Generation. Alla luce di quanto detto, il miglioramentogenetico va ridefinito in senso più ampio, dal punto di vista della genomica, modificando le metodologie e integrandole conoscenze di genetica classica, quantitativa e molecolare, di biochimica e di fisiologia con le nuove tecnologiederivanti dall'informatica e dalle possibilità offerte dall'introduzione di sistemi automatizzati e robotizzati.È apparso, dunque, opportuno progettare un corso di formazione strettamente correlato agli obiettivi di ricerca delprogetto. Il corso mira a formare "Esperti in metodologie genomiche per il miglioramento genetico delle pianteortive". Tale figura professionale acquisirà un'accurata e approfondita conoscenza sui principali aspetti delmiglioramento genetico moderno delle specie orticole diffuse nelle regioni della convergenza. In particolare, iformandi apprenderanno conoscenze sui principi di gestione colturale, sui più frequenti stress abiotici e abiotici dellepiante ortive, sulle principali tecniche diagnostiche dei patogeni, sulle strategie classiche e innovative per ilmiglioramento genetico, sulla salvaguardia, raccolta e conservazione delle risorse genetiche orticole, sullacaratterizzazione genomica, sul mappaggio e la selezione assistita, sulle scienze "omiche" a supporto delmiglioramento genetico e della sicurezza alimentare.Le competenze acquisite saranno di grande utilità nel settore sementiero per la costituzione di nuove varietà adatte aisistemi agricoli ecosostenibili e per l'aumento della qualità delle produzioni orticole.