SINTESI DEL PROGETTO
- fonte:
Open Data PON REC
La maggior parte dei cantieri costruttori d'imbarcazioni da diporto adotta tecniche costruttive di tipo manuale, tra cui la più diffusa rimane quella basata sull'utilizzo di stampi preformati sui quali vengono realizzate le strutture (gli scafi). La metodologia sopra descritta, definita anche "Sandwich", per quanto ancora tra le più utilizzate, presenta alcuni importanti punti deboli, come l'eccessiva manualità. Infatti, poiché la resinatura dei vari strati di materiale, realizzata a mano, richiede l'impiego congiunto di più operatori, i risultati di questa operazione a volte non sono soddisfacenti, perché l'applicazione non permette un'omogenea distribuzione della resina, ed il risultato è molto variabile a seconda dell'abilità e esperienza dell'operatore. Gli obiettivi che la società intende realizzare con il presente progetto possono riassumersi come segue: uno studio per l'adozione di tecniche-costruttive avanzate del tipo 'infusione' e RTM che consentano di realizzare un prodotto di caratteristiche più uniformi ed elevate, con riduzione dei dimensionamenti, dei pesi e dei tempi di costruzione; la creazione di nuovi schemi strutturali (diversi da quelli tradizionali) consentiti da una tecnologia costruttiva più avanzata e sviluppati attraverso calcoli diretti (Elementi Finiti); il miglioramento delle condizioni ambientali del cantiere nel rispetto della normativa europea 'in itinere', che prevede l'eliminazione delle emissioni di stirene associate all'impregnazione manuale della fibra di vetro con la resina liquida. Il risultato finale consisterà in una riduzione dei tempi di costruzione intorno al 10-15%, una riduzione dei pesi dello scafo intorno al 20% e conseguente riduzione di consumi di carburante anche nel rispetto delle rigide norme in tema di emissione nell' ambiente.