SINTESI DEL PROGETTO
- fonte:
Open Data PON REC
L'early warning(EW), non solo nella sua accezione più generale connessa ai rischi ambientali ma anche ai rischi antropici, quali il terrorismo o la dispersione di sostanze tossiche da impianti pericolosi, è oggetto di sempre maggiore attenzione. Le risorse investite, infatti, dimostrano una ascesa dei temi connessi all'EW nella scala di priorità degli enti finanziatori a livello internazionale. In Europa, ad esempio,ne è riprova il Settimo Programma Quadro le cui parole chiave ruoteranno, appunto, attorno all'EW ed al multi-rischio. Altrettanto avviene in Giappone, in USA e anche altrove (es. Messio e turchia). Tale attenzione deriva principalmente dalla consapevolezza che sviluppare procedure di allerta e risposta rapida ad eventi catastrofici è una delle più efficaci strategie di riduzione del rischio e quindi delle perdite attese.Questo progetto vuole sviluppare un sistema di EW integrato nella regione Campania fondato sulle reti di monitoraggio sismico e vulcanico esistenti nel territorio utilizzando una piattaforma integrata di telecomunicazioni a larga banda. La piattaforma sarà composta dai seguenti sottosistemi: monitoraggio: integrazione delle reti esistenti e loro evoluzione; Elaborazione dati: acquisizione ed elaborazione dei dati di monitoraggio, gestione delle attività di prevenzione, dei sistemi di allarme e delle emergenze;Integrazione dei Sistemi di Telecomunicazione: In questo ambito si prevede lo sviluppo di sistemi di monitoraggio wireless e la loro integrazione con reti di trasporto esistenti includendo la rete satellitare; Sistemi di allerta: L'ultimo anello dell'intera catena è rappresentato dalle modalità di trasmissione dell'allarme/messaggio di allerta nel caso di evento catastrofico e nella definizione dei relativi apparati per la ricezione di tali segnali. Tale sistema si porrebbe all'avanguardia rispetto allo stato dell'arte dei sistemi di EW esistenti a livello internazionale. Esso, attraverso la infrastruttura di trasmissione convoglierà i dati provenienti dalla rete sismica e vulcanica ad un centro di elaborazione in grado prendere, con tecniche di automated decision making, la decisione sull'allarme che sarà comunicato ad una struttura target (dimostratore) per l'attivazione in tempo reale di misure di sicurezza. Per quanto riguarda il post-evento tale centro di elaborazione sarà anche in grado di fornire shaking maps su sistema informativo territoriale.La necessità di trasmettere immagini e dati caratterizzate da una risoluzione abbastanza elevata nonché l'elevato numero di comunicazioni in un tempo ridotto impongono ai differenti sistemi di telecomunicazione di garantire una banda sufficientemente ampia. Quindi, dal punto di vista delle telecomunicazioni, verrà studiato come realizzare un up-grade delle reti di sensori esistenti verso un sistema di comunicazione broadband wireless, con l'analisi di possibili implementazioni in territori difficilmente raggiungibili come nel caso del Vesuvio e dell'Alta Irpinia. La tecnologia WiMax consentirà di avere aree di copertura maggiori rispetto alla situazione attuale delle reti di trasmissione dei sensori, con la possibilità di ripristinare rapidamente le connessioni nel post evento e fornire servizi innovativi che necessitano della larga banda agli operatori di soccorso. Lo sviluppo di soluzioni nomadiche WiMax consentirà, altresì, agli operatori che monitorano le sorgenti di rischio di muoversi sul campo in condizioni di normalità e agli operatori di emergenza di poter gestire le prime azioni del post evento. Il WiMax sarà anche la soluzione di backbone di trasporto verso la rete pubblica e dovrà quindi presentare opportune caratteristiche di ridondanza e sicurezza degli accessi. Per consentire un backup esteso delle informazioni di EW, la soluzione satellitare si presenta come la più efficace sia per ridondare la rete di sensori e la rete di trasporto pubblico sia per consentire trasferimento dati nel post evento per gli operatori sul territorio.