CUP: C86J12000240002
COMUNE DI LECCE - SECONDO STRALCIO DELLA RETE ECOLOGICA RELATIVA AL QUARTIERE LEUCA
Costo pubblico monitorato
€ 4.000.000,00
di cui risorse coesione
€ 4.000.000,00
Nome | Ammontare |
---|---|
Fondo di Rotazione (Piano d’Azione per la Coesione) | 4000000.00 |
Pagamenti monitorati
€ 3.824.707,00
di cui risorse coesione
€ 3.824.707,00
Anno | Ammontare | Ammontare cumulato | Percentuale su finanziamento pubblico |
---|---|---|---|
2014 | 199458.60 | 199458.60 | 4 |
2015 | 232370.10 | 431828.70 | 10 |
2016 | 1232702.47 | 1664531.17 | 41 |
2017 | 1639961.15 | 3304492.32 | 82 |
2018 | 411569.93 | 3716062.25 | 92 |
2019 | 22882.95 | 3738945.20 | 93 |
2020 | 58809.43 | 3797754.63 | 94 |
2021 | 26952.37 | 3824707.00 | 95 |
Stato di avanzamento del progetto
Liquidato
Inizio previsto: 21/03/2014
Inizio effettivo: 21/03/2014
Fine prevista: 31/12/2015
Fine effettiva: non disponibile
Natura
- Infrastrutture
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Tema
- Cultura e turismo
- Progetti integrati per la rigenerazione urbana e rurale
Territorio
Soggetti
- Programmatore
- REGIONE PUGLIA
- Attuatore
- COMUNE DI LECCE
- Beneficiario
- COMUNE DI LECCE
- Priorità QSN
- Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani
- Obiettivo generale QSN
- Promuovere la competitività, l'innovazione e l'attrattività delle città e delle reti urbane attraverso la diffusione di servizi avanzati di qualità, il miglioramento della qualità della vita, e il collegamento con le reti materiali e immateriali
- Obiettivo specifico QSN
- Elevare la qualità della vita, attraverso il miglioramento delle condizioni ambientali e la lotta ai disagi derivanti dalla congestione e dalle situazioni di marginalità urbana, al contempo valorizzando il patrimonio di identità e rafforzando la relazione della cittadinanza con i luoghi
Ambito di programmazione
- Piano d'Azione Coesione 2007-2013
- Piano d'Azione Coesione 2007-2013
- Programma
- PROGRAMMA PAC PUGLIA
- Linea
- Misure Anticicliche
- Azione
- 1. Agevolazione fiscale de minimis per micro e piccole aziende delle aree a disagio socioeconomico