Data Card - La salute del cittadino

07/04/2020

Le politiche di coesione e la salute del cittadino

Questa Data Card OpenCoesione dedicata a salute e innovazione esce in occasione della Giornata mondiale della salute, il 7 aprile 2020. Quest'anno l'appuntamento cade mentre è in corso un'emergenza sanitaria globale, la pandemia causata dal virus COVID-19 (oltre 1,28 milioni di casi registrati in 211 Paesi, al 7 aprile 2020).
La World Health Organization dedica così la Giornata a infermieri e ostetriche: gli infermieri, in particolare, "sono in prima fila nella risposta al COVID-19, garantendo trattamenti e cure di alta qualità, guidando il dialogo all'interno della comunità per affrontare le paure e raccogliendo dati per gli studi clinici. Semplicemente, senza infermieri non ci sarebbe una risposta all'emergenza" spiega un comunicato della WHO.

COVID-19 e politiche di coesione
L'Italia è uno tra i Paesi più colpiti, e l'Europa il continente con più contagiati alla vigilia della Giornata mondiale della salute. La Commissione europea già in data 13 marzo 2020 Bruxelles ha proposto l'Iniziativa di investimento di risposta al coronavirus (CRII), ai fini di mobilitare la politica di coesione per rispondere in modo flessibile alle esigenze in rapida crescita nel contesto della pandemia.
Per questo, il Governo italiano e le Regioni stanno lavorando per rivedere i Programmi e destinare risorse dei Fondi Strutturali per il periodo 2014/2020 - e se necessario anche le risorse nazionali del Fondo Sviluppo e Coesione - per rispondere all’emergenza sanitaria e alle conseguenze del rallentamento delle attività economiche e sociali. Le risorse saranno indirizzate prioritariamente all'assistenza sanitaria, al sostegno delle imprese e dei lavoratori, per aiutare i territori più colpiti negli Stati membri e i loro cittadini. L'iniziativa della Commissione comprende, nel quadro di una forte semplificazione delle procedure, una serie di proposte per accelerare e rafforzare il sostegno alle spese relative all’emergenza Coronavirus, tra cui, tra l'altro, il finanziamento per l'acquisto delle attrezzature sanitarie, medicinali, servizi per i trattamenti e test, attrezzature medicali (compresi ventilatori per trattare le vittime di polmonite in terapia intensiva e mascherine).

Salute e innovazione nelle politiche di coesione
A prescindere dall'emergenza in corso, la salute è un ambito sul quale le politiche di coesione hanno opportunità di investire, come evidenzia la data story pubblicata dalla Commissione europea, "In profile: cohesion policy improving health services in the regions", e relativa alle politiche co-finanziate dall'Unione europea.
In Italia, in particolare, a partire dal 2007 sono state mobilitate risorse per circa 3,2 miliardi di euro, a valere su FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e FSC (Fondo per lo Sviluppo e Coesione). Tra i progetti rientrano investimenti in strutture ospedaliere, realizzati principalmente nel periodo di programmazione 2007-2013, e risorse per l'acquisto di attrezzature sanitarie, apparati medicali e automezzi. Sul totale, 858 milioni di euro hanno supportato processi d'innovazione, una classificazione che include lo sviluppo della rete territoriale per una salute di prossimità, l'informatizzazione dei processi di cura, quale, tra gli altri, il Fascicolo Sanitario Elettronico, la telemedicina e la teleassistenza. Abbiamo individuato sul portale OpenCoesione gli interventi che afferiscono a questi ambiti: sono 338 quelli legati allo sviluppo e al consolidamento delle reti territoriali, 133 quelli che riguardano i sistemi informativi e il fascicolo sanitario e 17 quelli dedicati a telemedicina e teleassistenza.

Rete territoriale: le "Case della Salute"
La rete territoriale garantisce cure primarie e continuità dell'assistenza, guardando in particolare agli anziani e alle persone non autosufficienti. Nella situazione di emergenza legata alla pandemia, è emersa l’importanza della rete territoriale di assistenza, a partire dai poliambulatori e dai presidi territoriali rivolti a tutti, e non solo agli anziani. Un ruolo fondamentale in questo ambito lo hanno le Case della Salute, centri territoriali dove operano, di norma, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale (guardie mediche), gli specialisti ambulatoriali, il personale dell’emergenza territoriale (punto di soccorso mobile 118), nonché il personale dei servizi sociali dei Comuni. Queste Case garantiscono la presenza di uno sportello unico di accesso e orientamento all’insieme delle prestazioni e la possibilità di prenotare prestazioni specialistiche ambulatoriali e di ricovero. Le politiche di coesione hanno finanziato 49 Case della Salute, per un investimento complessivo di 87 milioni di euro.

Trentotto Case della Salute sono state realizzate o in corso di realizzazione in Sardegna. Tra gli interventi già realizzati c'è il potenziamento della Casa della Salute di Carloforte, un Comune insulare di circa 6 mila abitanti della provincia Carbonia – Iglesias che afferisce all'Azienda sanitaria locale n. 7 di Carbonia. Il costo pubblico dell'intervento è stato pari a 500 mila euro.
Nel luglio del 2017, al termine dei lavori di ristrutturazione finanziati dalla politica di coesione, sono stati garantiti ai cittadini nuovi servizi, in particolare un ambulatorio di Neurologia e uno di Ginecologia e Ostetricia, come spiega in dettaglio un comunicato dell'Asl: "L'ambulatorio di Neurologia – le cui prestazioni a breve saranno inserite nel CUP – al momento è ad accesso diretto per tutti i pazienti muniti di impegnativa del medico curante: sarà dedicato a tutte le patologie neurologiche e sarà in grado di assistere con particolare riferimento i pazienti affetti da Alzheimer e demenze senili. Le attività di Ginecologia e Ostetricia invece saranno gestite con sistema consultoriale (accesso diretto senza impegnativa del medico curante)". Con l'avvio delle nuove attività è stata completata l'offerta di servizi sanitari di Carloforte, dove erano già presenti gli ambulatori di Terapia del dolore, Psichiatria, Endocrinologia, Ortopedia, Logopedia, Pediatria, Servizio Dialisi, Fisioterapia, Igiene e sanità pubblica (vaccinazioni e medicina legale), Guardia Medica e progetto di Soccorso territoriale, oltre alla Guardia turistica per il periodo estivo.  

Il Fascicolo Sanitario Elettronico
Il Fascisolo Sanitario Elettronico è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente. Attualmente è implementato in 18 Regioni, con percentuali di utilizzo ed accesso molto diverse. Sono in tutto circa 13,4 milioni i cittadini con un Fascicolo attivato (Ministero della Salute). Nell'ambito delle politiche di coesione, sono 16 i progetti realizzati in 8 diverse Regioni per un investimento complessivo pari a 94,5 milioni di euro.   
L’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico purtroppo va a velocità diverse nei diversi contesti: ciò è dovuto alla data di avvio dell'implementazione del sistema, ma anche al diverso livello di adesione dei medici. Le prime Regioni hanno iniziato ad investire in strumenti per la digitalizzazione del sistema sanitario, che comprende anche il FSE, nel 2007-2013. La scelta che si è andata rafforzando nel 2014-2020 con investimenti della coesione che in questo settore sono passati da 136,5 milioni a 228,8 milioni di euro. Tra i progetti legati al Fascicolo Sanitario Elettronico in corso di realizzazione nel ciclo di programmazione 2014-2020 c'è quello della Regione Piemonte, "FSE-SOL". La più recente Relazione di attuazione annuale 2018 POR FESR PIEMONTE 2014/2020 dà conto dell'avanzamento degli interventi attuativi per realizzare "un unico strumento di dialogo digitale del Sistema Sanitario Regionale, tra gli operatori sanitari ed i cittadini, che trova in termini di condizione abilitante la realizzazione degli interventi di informatizzazione dell’area clinico sanitaria, di dematerializzazione della documentazione, di accessibilità alle informazioni ed ai servizi da qualsiasi punto di accesso alle rete, di integrazione con i Centri Unificati Prenotazioni, di ritiro referti on line, di cambio medico".

La telemedicina
Un altro ambito d'innovazione sul quale si è concentrata la progettualità nell'ambito delle politiche di coesione riguarda la telemedicina, cioè tecniche mediche, strumenti e servizi che utilizzano tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) in grado di migliorare la prevenzione, la diagnosi, il trattamento, il monitoraggio e la gestione delle malattie dei pazienti a distanza. Con questo termine si indicano la condivisione di informazioni e dati tra pazienti e fornitori di servizi sanitari, ospedali, operatori sanitari e reti di informazione sanitaria; cartelle cliniche elettroniche; dispositivi portatili di monitoraggio del paziente. La telemedicina è fondamentale per sviluppare servizi sociali e sanitari integrati di prossimità che contribuiscono a contrastare lo spopolamento delle zone di rurali e interne, nonché a ridurre le disuguaglianze di salute, in particolare attraverso la prevenzione e il monitoraggio dello stato di salute delle persone soprattutto con malattie croniche. Sono 17 gli interventi di telemedicina e teleassistenza presenti nel Sistema Nazionale di Monitoraggio e pubblicati su OpenCoesione, per una spesa complessiva di 39,4 milioni di euro. 

Progetti sulla telemedicina (2007-2013 e 2014-2020)
Calabria - Progetto ReSTO (servizi di telemedicina specializzata, Rete di Servizi di Telepataologia Oncologica)
I sistemi di telepatologia consentono di condividere immagini istologiche (relative quindi ad indagini sui tessuti) tra differenti postazioni remote, mediante monitor o microscopio. Le immagini possono essere utilizzate sia a fini diagnostici che a fini formativi (formazione medica a distanza). La Regione Calabria (ente programmatore) e l'Azienda sanitaria provinciale della salute di Catanzaro (ente attuatore) hanno assegnato al Consorzio di bioingegneria e informatica medica (CBIM) l'implementazione del progetto "ReSTO” che ha connesso alla rete regionale AS2 Castrovillari, AO Cosenza, AS9 Locri, AS11 RC - Melito e Scilla, AS3 Rossano, AO Pugliese Ciaccio CZ, AO Mater Domini CZ, AO Riuniti RC, AS 5 Crotone). ReSTO, con dotazione finanziaria di 1,6 Mio EUR, si inserisce in un progetto più ampio, promosso dal 2002 da parte dell'Associazione Alleanza Contro il Cancro - ACC, costituita dagli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di alta specializzazione in Oncologia per diffondere i servizi di telepatologia tramite la connessione in rete dei Dipartimenti di Anatomia Patologica. CBIM, sin dall’avvio del progetto collabora, quale partner tecnologico ICT con l’Associazione, gestendo le funzionalità applicative del servizio e il database delle immagini istologiche. Sulla scorta dei positivi riscontri del progetto TESEO, il ministero dell'Innovazione ha ritenuto di promuovere e sostenere finanziariamente l’estensione dei servizi di Telepatologia a due Regioni del Sud Italia prive di IRCCS oncologici: Sardegna e Calabria. Nel 2013, quindi, un analogo progetto ha avuto inizio in Sicilia, coordinato dall’IRCCS Bonino Pulejo di Messina.

Molise - Servizio di telesoccorso-teleassistenza-telemedicina - RETE SOCIO SANITARIA REGIONALE
La Regione Molise da molti anni si sta muovendo nella direzione della digitalizzazione dei sistemi a supporto della telemedicina, in particolare tramite l'attivazione di questo progetto, di valore complessivo 1,0 milioni di euro. Tramite bando di gara, assegnato al raggruppamento temporaneo d'impresa composto da Digis Srl-Lineaperta Srl-Evolvo Srl, l'iniziativa ha finanziato un supporto socio-assistenziale a soggetti anziani soli o privi di adeguato supporto familiare o a persone in situazione di disabilità, ovvero che necessitano di assistenza medica continua, residenti nella Regione Molise. In particolare, sono stati attivati i seguenti servizi:
- teleassistenza: telefonate di compagnia da parte degli operatori preposti e specializzati per la verifica delle condizioni psicofisiche e sociali degli utenti e per il monitoraggio dello stato delle dipendenze;
- telesoccorso: contatti di emergenza dedicati agli anziani o persone sole in casa, e prive di adeguato supporto familiare, con problemi di salute, specialmente le patologie croniche. Il servizio consiste nella gestione delle richieste di soccorso degli utenti da parte della Centrale Operativa in grado di attivare con la massima rapidità gli interventi secondo la mappa di soccorso specifica, segnalando gli interventi al medico di medicina generale gli interventi effettuati per l'utente ai fini di rispondere ai bisogni dell'assistito. Con il progetto i servizi di teleassistenza e di telesoccorso sono stati erogati a 1.300 utenti residenti nel territorio regionale;
- telemedicina: servizio per l’erogazione di servizi sociosanitari agli anziani, cardiopatici o comunque considerati appartenenti alle categorie vulnerabili  - per i quali è spesso difficoltoso raggiungere le infrastrutture sanitarie - direttamente al proprio domicilio senza necessità di accedere in ospedale. Con il progetto il servizio di telemedicina è stato erogato a 50 pazienti cardiopatici residenti nel territorio regionale.

A Scuola di OpenCoesione e progetti sulla telemedicina monitorati

Il Team Health in Net dell'Istituto "A. Righi" di Taranto ha partecipato alle attività dell’ASOC1718 monitorando il progetto “Realizzazione struttura telematica e telemedicina”, che intende monitorare, migliorare e velocizzare il sistema sanitario, tramite prenotazioni e prescrizione di farmaci online sostenendo, al contempo, la massima diffusione e utilizzo di nuove tecnologie.
http://monithon.org/reports/1430

Guarda l'elaborato creativo finale del Team Health in Net



Il Team Clikon_3ASA dell'Istituto "G. Marconi" di Pontedera (PI) ha partecipato alle attività dell’ASOC1516 monitorando il progetto “Clinical knowledge on action: an open source web-based platform for integrated cardiological data collection”. Inquadrato nel settore dell’e-health con l’obiettivo di progettare una piattaforma software web-based e open-source CliKOn che si basi sul paradigma della medicina personalizzata e più precisamente sulla gestione dei dati clinici e sanitari nel settore della cardiologia clinica.
http://monithon.org/reports/1042

Guarda il video della visita di monitoraggio civico del Team Clikon_3ASA