Data Card: La politica di coesione e il patrimonio audiovisivo

27/10/2021

Il 27 ottobre è la Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo. È stata istituita nel 2005, in occasione del venticinquesimo anniversario dell'adozione della Raccomandazione per la salvaguardia delle immagini in movimento da parte della Conferenza generale dell'UNESCO.
Nel 2021, il tema del World Day for Audiovisual Heritage è "La tua finestra sul mondo". Questa definizione calza ai materiali audiovisivi che, in quanto oggetti del patrimonio documentario, forniscono una finestra dalla quale osservare eventi a cui non possiamo assistere, ascoltiamo voci del passato che non possono più parlare e creiamo storie che informano e intrattengono.
I contenuti audiovisivi, come dimostra anche il successo dei social network, giocano un ruolo sempre più quotidiano nelle nostre vite, mentre cerchiamo di capire il mondo e di impegnarci con i nostri simili.

Per l’UNESCO, un'azione globale per la promozione del patrimonio audiovisivo avrebbe potuto fornire riconoscimento e importanti nuovi stimoli agli sforzi nazionali, regionali e internazionali a favore della conservazione. Nel contesto delle politiche di coesione, il tema della protezione e valorizzazione del patrimonio audiovisivo è molto ampio e viene declinato in vari modi e filoni di intervento, che vanno dal restauro finalizzato alla conservazione o alla musealizzazione del patrimonio audiovisivo in quanto tale, alla sua digitalizzazione e archiviazione (per usi di studio, ricerca e fruizione), sino alla produzione di nuovi audiovisivi con la finalità di aprire nuove finestre sul mondo, favorire la partecipazione e la conoscenza da parte di tutti.

Anche i campi di riferimento possono essere svariati e ovviamente non solo quello prettamente “culturale”. Riguardano così anche materie come le scienze della terra, le scienze sociali, le scienze applicate. Analizzando i processi della politica di coesione, in relazione ai cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020, è possibile intercettare alcuni ambiti di investimento legati al tema dell'audiovisivo.

I driver principali appaiono la conservazione dei documenti audiovisivi per archivi e musei della memoria, la digitalizzazione per la creazione di nuovi archivi, la produzione di (nuovi) audiovisivi e materiali multimediali anche per la valorizzazione culturale dei territori. Dopo aver dedicato nel 2020 una Data Card alle politiche di coesione e al cinema, ovvero alla realizzazione e produzione di film e film-tv e alla digitalizzazione delle sale, quest’anno OpenCoesione approfondisce altre tipologie progettuali inerenti il patrimonio audiovisivo.


I PROGETTI DELLA POLITICA DI COESIONE IN ITALIA

 



MUMELOC - MUSEO DELLA MEMORIA LOCALE A CERRETO GUIDI

Costo: € 887.502,24
Durata: 17 mesi
Fonte finanziaria: PAR FSC TOSCANA 2007-2013
Beneficiario: Comune Cerreto Guidi

Il Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, non conserva oggetti e reperti ma offre ai visitatori storie, voci e immagini, utilizzando le tecnologie multimediali per evocare le tracce del passato nelle forme del paesaggio toscano e nella memoria dei suoi abitanti. Il MUMELOC, che è stato inaugurato nel dicembre del 2011, ha il desiderio e l’intento di diventare per le generazioni future un punto fermo di testimonianza collettiva in particolare degli eventi legati all'eccidio del Padule di Fucecchio, una delle stragi della Secondo Guerra Mondiale, quando il 23 agosto del 1944, per mano dell’esercito tedesco in ritirata, furono trucidati 176 civili.

Il MUMELOC fa parte del Museo Diffuso Empolese Valdelsa ed è dotato di un archivio multimediale, di un laboratorio didattico e di una saletta conferenze che permettono di svolgere attività didattiche aperte alle scuole e alle famiglie. Il Museo porta a confrontarsi con la Storia e con le sue tracce sviluppando gli strumenti necessari per leggere fonti, testimonianze e documenti affinché non diventino testimoni muti del passare del tempo.

DIFFONDO 3.0 DIGITALIZZAZIONE E FRUIZIONE DEL FONDO BENEDETTINO DELLE BIBLIOTECHE RIUNITE CIVICA E A. URSINO RECUPERO

Costo: € 962.000,00
Durata: 30 mesi
Fonte finanziaria: Patto Catania 2014-2020
Beneficiario: Comune di Catania

Diffondo 3.0 è un progetto di ricerca multidisciplinare che mette al centro la ricognizione, lo studio, la digitalizzazione e la libera fruizione della sezione scientifica e naturalistica del Fondo Benedettino custodito all’interno delle Biblioteche riunite Civica e A. Ursino Recupero di Catania. L’oggetto di studio - la sezione scientifico-naturalistica - rappresenta una ricca raccolta di diversi interessi - botanica, agronomia, agricoltura, geologia paleontologia, malacologia, zoologia, entomologia - che copre anche i temi della medicina e della farmacopea, di matematica, chimica, fisica, astronomia, astrologia e geografia fino alle scienze tecniche. La piattaforma Diffondo 3.0 vuole accrescere l’accessibilità al patrimonio, migliorare la conoscenza scientifica e le tecniche di digitalizzazione, favorire la fruizione al pubblico, facilitare la ricerca e la diffusione di contenuti scientifici. All’interno della piattaforma, nella sezione “Collezioni” i documenti digitalizzati sono organizzati in macroaree tematiche che permettono di consultare e scaricare i testi in formato PDF. All'interno della biblioteca è allestito un Polo di Digitalizzazione, unico per l’Italia meridionale, dotato di attrezzature e strumenti di ultima generazione per la digitalizzazione applicata al patrimonio librario.

DIGITALIZZAZIONE ATTI EX COLONIE PENALI 

Costo:€ 791.902,59
Durata: 6 mesi
Fonte finanziaria: POR CRO FESR SARDEGNA 2007-2013
Beneficiario: Parco di Porto Conte

Il Museo della Memoria carceraria "G Tomasiello" nasce da un progetto che ha portato al recupero e alla digitalizzazione dell’archivio dell’ex colonia penale di Tramariglio, che sino al 2012 giaceva abbandonato e in condizioni di forte degrado negli scantinati del carcere di San Sebastiano oggi è sede istituzionale del Parco di Porto Conte, ad Alghero (SS). Praticamente, si tratta di un museo della memoria a cielo aperto della storia umana carceraria: nel luglio 2013, con l'inaugurazione dell'area museale dedicata all'agente di custodia Giuseppe Tomasiello, si poté dire completato il lavoro di 6 detenuti in regime di articolo 21 (quello dell’ordinamento penitenziario dedicato al lavoro esterno). Dopo 50 anni rividero la luce 3.958 fascicoli, 12.382 carte, 100 metri lineari e 750 chili di documenti. Da lì l'idea di allestire a casa Gioiosa un moderno centro di documentazione e consultazione, ma anche allestimenti multimediali con ricostruzioni tridimensionali della vita della colonia penale.
Il progetto è stato monitorato nell’edizione 2018-2019 dal team ASOC Lettere in Gabbia che ha fatto un’importante scoperta grazie alla digitalizzazione delle lettere carcerarie: esistevano limiti imposti ai detenuti in relazione alla spedizione delle lettere, che potevano essere inviate solamente la domenica o in base alla loro condotta.

CINEPORTO - AFC - MUSEO CONTEMPORANEO DELL'AUDIOVISIVO - BARI

Costo: € 3.322.115,78
Durata:
Fonte finanziaria: POIN CONV FESR ATTRATTORI CULTURALI, NATURALI E TURISMO 2007-2013
Beneficiario: Apulia Film Commission

Il “Museo contemporaneo dell’audiovisivo” è nato a Bari, nell’ambito del Cineporto, nel padiglione 81 della Fiera del Levante di Bari, all'interno dell’imponente Palazzo del Mezzogiorno. Il recupero dell’edificio, che sorge all’ingresso Orientale della Fiera, ha prodotto una rivalutazione della struttura. Il nuovo museo - dedicato al cinema, principalmente - è dislocato su un’area di circa duemila metri quadri, con un giardino interno e una Arena scoperta per offrire la possibilità di proiezioni estive all’aperto. La maggior parte della struttura è riservata all'apprendimento della cultura audiovisiva ed è quindi rivolta a un pubblico di tutte le età, dai più piccoli (favorendo un approccio ludico), agli adulti, che avranno così la possibilità di conoscere più a fondo il mondo del cinema. Sono, inoltre, previsti spazi operativi e funzionali a supporto delle imprese audiovisive locali più innovative sul piano digitale, attive nei settori della post-produzione, del gaming, degli effetti speciali e dell’animazione, riunite in un progetto di cluster produttivo pugliese: il “Polo del digitale”.


CIRCE Common Initiatives to pRomote CinEma across Italy – Albania - Montenegro

Costo: 831 540.00 totale progetto (di cui € 407.590,00 per il capofila, monitorato su OC)
Durata: 31 mesi
Fonte finanziaria: Programma IPA Interreg Cbc Italia-Albania-Montenegro 2014-2020
Beneficiario: Fondazione Apulia Film Commission

Il progetto intende rilanciare il settore dell’audiovisivo in Albania, Montenegro, Molise e Puglia, investendo nelle industrie culturali e creative come risorse strategiche per stimolare la crescita economica dei territori. Tra i principali risultati:
    •    la creazione di una Rete di Festival cinematografici dell'area transfrontaliera, per promuovere la cooperazione nel settore audiovisivo nell'area transfrontaliera e migliorare la qualità artistica dei rispettivi festival;
    •    il sostegno ai Festival cinematografici in Albania, Montenegro, Puglia e Molise, dove sono state organizzate iniziative, panel, cortometraggi e film per accrescere la conoscenza reciproca e promuovere la circolazione dei film italiani, albanesi e montenegrini;
    •    la digitalizzazione delle sale cinematografiche di Valona e Girocastro, in Albania, chiuse da più di 30 anni, consentendo finalmente il ritorno dei calendari cinematografici annuali;
    •    l'acquisto di un Mobile Cinema Package per offrire un circuito itinerante di film d'autore in tutto il Montenegro, promuovendo un palinsesto cinematografico di qualità e diversificando e ampliando la qualità dell'offerta culturale;
    •    La predisposizione di un Cinelab online transfrontaliero incentrato sulle nuove tecnologie e rivolto agli operatori e alle imprese che operano nel settore dell'audiovisivo rispondendo alle attuali richieste del mercato e favorendo la cooperazione nell'area del progetto.