Data Card - Il turismo inclusivo e le politiche di coesione

27/09/2021

Il turismo inclusivo e le politiche di coesione

Il 2020 e il 2021 rappresentano due anni senza precedenti per l’industria del turismo. La pandemia di COVID-19 ha avuto un enorme impatto sociale ed economico, che ha colpito le economie sviluppate e quelle in via di sviluppo. Un rapporto di ricerca dell’UNCTAD (2021), che cita dati UNWTO, evidenzia che “il numero di arrivi di turisti internazionali è diminuito del 74 per cento nel 2020 rispetto all'anno precedente (UNWTO Tourism Dashboard). In molti Paesi in via di sviluppo, gli arrivi sono diminuiti dell'80-90 per cento. L'inizio dell'anno 2021 è stato peggiore per la maggior parte delle destinazioni, con un declino globale medio dell'88 per cento rispetto al livello pre-pandemia”.

 

 

A subire gli effetti negativi di questo tracollo, che provoca danni stimati a livello globale di circa 4mila miliardi di dollari, sono i gruppi emarginati e i più vulnerabili. Per questo, dato che il turismo è un pilastro riconosciuto nella maggior parte - se non di tutti - gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SGD), in particolare gli Obiettivi 1 (nessuna povertà), 5 (uguaglianza di genere), 8 (lavoro dignitoso e crescita economica) e 10 (ridurre le disuguaglianze), le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare il World Tourism Day 2021 - che si celebra il 27 settembre - al “turismo per una crescita inclusiva”. “Il riavvio del turismo aiuterà a dare il via alla ripresa e alla crescita. È essenziale che i benefici che questo porterà siano goduti ampiamente ed equamente” sottolinea UNWTO.

Nel messaggio inviato in occasione del WTD21, il Segretario generale delle Nazioni Unite, il portoghese Antonio Guterres, ha posto l’accento sul legame tra crisi pandemica e crisi climatica, che pure tocca in modo significativo numerose destinazioni turistiche, in particolare le piccole isole. Guterres sottolinea che “è tempo di ripensare, trasformare e far ripartire il turismo in sicurezza. Con le giuste salvaguardie in atto, il settore del turismo può fornire posti di lavoro dignitosi, aiutando a costruire economie e società resilienti, sostenibili, uguali per tutti e inclusive che funzionino per tutti. Questo significa un'azione mirata e investimenti per passare al turismo verde - con settori ad alte emissioni, tra cui il trasporto aereo e marittimo e l'ospitalità, che si muovono verso la neutralità del carbonio”.

Il turismo e le politiche di coesione in Italia
In Italia le politiche di coesione nazionali e comunitarie hanno offerto ingenti risorse e ampie opportunità per promuovere l'attrattività turistica del Paese. L’analisi degli investimenti effettuati nei cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020, indica tre principali ambiti tematici di intervento indirizzati alla valorizzazione delle dotazioni di capitale naturale e culturale territoriale e al potenziamento della capacità di accogliere il turista:  

● la tutela e valorizzazione delle risorse naturali, che comprende promozione della biodiversità e protezione del patrimonio naturale, principalmente nei parchi naturali e nei Siti Natura 2000 (Natura);

● la tutela e valorizzazione delle risorse culturali, che riguarda protezione e conservazione del patrimonio culturale, creazione di infrastrutture culturali, contributi per il miglioramento dei servizi nei Settori Culturali e Creativi e incentivi per la competitività delle imprese in questi settori (Cultura);

● la filiera turistica in senso stretto, e quindi le infrastrutture e la promozione dei servizi per la ricettività, l’ospitalità, l’accoglienza, il marketing e la governance territoriale, la gestione delle destinazioni turistiche e il sostegno alle imprese operanti in tali ambiti (Turismo).

Complessivamente sono 27.395 i progetti ricompresi nel focus tematico “Attrattività turistica all’ultimo aggiornamento disponibile (30 aprile 2021), per un costo pubblico di 14,5 miliardi di euro (di cui 13,2 miliardi di euro a valere sulle risorse della politica di coesione), già oggetto dell’analisi "Il turismo nelle politiche di coesione comunitarie e nazionali", curata sui dati aggiornati al 30 giugno 2020 dal NUVAP e del team OpenCoesione, nell’ambito del XXIV “Rapporto sul turismo italiano” (per la prima volta liberamente scaricabile).

Con riferimento al peso degli interventi per incentivi alle imprese l’analisi evidenzia che l’ambito Turismo assorbe la gran parte delle risorse investite in questo ambito, avendo mobilitato 1,7 miliardi di euro, “in prevalenza rivolti a progetti per il miglioramento della ricettività turistica e del comparto alberghiero, per impianti macchinari e altre opere collegate alle infrastrutture turistiche, e per servizi destinati alle imprese di settore (ristorazione, accoglienza, commercio, ecc.)”. Tra questi ambiti d’intervento, come vedremo nella parte della Data Card dedicata all’analisi dei progetti, ve ne sono alcuni strettamente legati alla promozione di un turismo più inclusivo, che riguarda le forme dell’accoglienza e l’attenzione nei confronti di coloro che sono portatori di interessi e bisogni specifici, come le persone con disabilità. Un turismo inclusivo e sostenibile che riguarda anche le aree marginali del Paese, quei territori in cui si sta realizzando una Strategia Nazionale per le Aree Interne.

Il turismo inclusivo e la Strategia Nazionale per le Aree Interne
L’Accordo di partenariato 2014-2020 ha sostenuto la Strategia Nazionale dedicata alle aree interne, cioè quei territori - in larga parte collinari e montani - che soffrono un calo demografico a causa di una dotazione carente di servizi essenziali e a una ridotta capacità di sviluppo territoriale. 

Il Turismo è uno dei focus su cui si concentra la progettualità delle amministrazioni coinvolte nella SNAI, come evidenziano le analisi  del NUVAP e OpenCoesione, riportate nel contributo al già citato Rapporto sul Turismo Italiano dedicato a "Il turismo come opportunità di sviluppo per le aree interne del Paese".

I dati osservati confermano la valenza strategica del turismo nelle 72 Aree Interne oggetto della prima sperimentazione: nel 2019, ultimo anno prima della pandemia, il flusso turistico ha superato i 3,6 milioni di arrivi e più di 13,3 milioni di presenze nei circa 300mila posti letto distribuiti in strutture alberghiere ed extralberghiere. Rispetto al 2018, i dati riportati confermano quell’anno un trend crescente dei flussi turistici sia in termini di arrivi (+ 4,9%, circa 170 mila visitatori in più) che di presenze (+4,8%, in valore assoluto oltre 600 mila pernottamenti in più).

Dalla lettura dei piani finanziari delle 66 Strategie d’Area approvate al 31 ottobre 2020 emerge che gli interventi programmati con la finalità di aumentare l’attrattività turistica del patrimonio culturale e naturale ammontano complessivamente a circa 196 milioni di euro, pari al 18% del totale delle risorse che finanziano le strategie (circa 1,1 miliardi di euro).

Complessivamente, i progetti monitorati al 30 giugno 2020 realizzati nel quadro delle singole strategie di area a sostegno dell’attrattività territoriale per la fruizione turistica, sono poco più di 120, con un costo pubblico di poco superiore a 25 milioni di euro. Per numero di progetti, ammontare di risorse investite e pagamenti effettuati prevale la componente tematica del turismo in senso stretto (70 progetti in attuazione dal costo pubblico complessivo di circa 10 milioni di euro, pari al 40% del totale). Gli interventi in questo ambito sono per lo più rivolti al sostegno della ricettività e dell’ospitalità locale (come vedremo in uno dei progetti descritti) e della valorizzazione dei territori in chiave di fruizione turistica. Due esempi: in Valle d’Aosta la realizzazione della pista ciclabile nell’Area Bassa Valle (all’ingresso del territorio regionale, a partire dal confine col Piemonte) per promuovere una mobilità alternativa e creare un percorso turistico volto a valorizzare i beni storico-culturali e naturali del territorio; in Veneto, le misure di marketing turistico avviate nell’Area Spettabile Reggenza (che fa riferimento al territorio dell’Altipiano di Asiago, nel vicentino), per promuovere forme di turismo cd. “attivo” (cicloturismo, trekking, orienteering, sci di fondo, escursionismo invernale) incentivate attraverso appositi investimenti in beni e servizi per la valorizzazione del patrimonio naturale di tali territori.

Nel prossimo ciclo della politica di coesione comunitaria 2021-2027, di avvio imminente, il turismo inclusivo, responsabile e sostenibile è individuato, insieme alla partecipazione culturale, tra i possibili ambiti di intervento dei programmi nazionali e regionali che investiranno sui territori italiani. 

Nel corso del 2021, intanto, la Regione Veneto ha promosso una linea d’azione dedicata al turismo inclusivo con un bando specifico pubblicato a valere su POR FESR 2014-2020: le risorse stanziate, complessivamente 6,5 milioni di euro, andranno a sostenere la realizzazione di interventi su mercati nazionali e internazionali che favoriscano la ripresa della domanda turistica dopo l’emergenza COVID 19 attraverso l’attivazione, lo sviluppo e il consolidamento di aggregazioni di PMI (Reti di imprese, Associazioni temporanee di impresa, Associazioni temporanee di scopo, Consorzi) che promuovano destinazioni e prodotti turistici della regione in coerenza con l’immagine coordinata della Regione Veneto “Veneto, The Land of Venice”.


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PROGETTI


Hotel Saligari: riqualificazione della struttura per un hotel moderno, accessibile e family friendly
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/6lo755680/
Il progetto dell’importo complessivo pari a  €161.950,79 è stato finanziato dal POR FESR della Regione Lombardia nel ciclo di Programmazione 14-20. 

L’Hotel Saligari è situato a Verceia (SO), con vista panoramica sul lago di Novate Mezzola e sulla riserva naturale del Pian di Spagna. Si tratta di un hotel di qualità, situato in un piccolo borgo della Valchiavenna dove le tradizioni sono ancora vive e il senso dell’ospitalità forte.  Il progetto di innovazione prevede diversi interventi per garantire l’inclusività ed l’accessibilità a tutte le tipologie di utenti. Il hotel ha realizzato alcune delle pratiche virtuose che riguardano la sostenibilità ed inclusività. 

Risparmio energetico e idrico è assicurato da un'attenta installazione dei sensori elettrici di accensione e spegnimento delle luci a passaggio di persona nei corridoi e del sistema di accensione e spegnimento automatico dei rubinetti nei bagni delle zone comuni. Inoltre, l'hotel si serve esclusivamente dell’ovatta e cellulosa o legno e così ha eliminato l’utilizzo della plastica monouso. Sono altri servizio eco-friendly disponibili presso la struttura come ad es. un Parco bici con e-bike elettriche e mountain bike a noleggio che permettono agli ospiti di spostarsi alla scoperta della natura senza uso dell’auto su tutto il territorio dove sono presenti numerose piste ciclabili che permettono di viaggiare senza pericolo, compreso il “Sentiero Valtellina” che collega Bormio al Lago di Como.


Realizzazione rifugio escursionistico eco-sostenibile, per l'incremento della ricettività nell'area del parco regionale della Alpi Apuane
https://opencoesione.gov.it/en/progetti/6to605287/
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/6to695315/

In un edificio di proprietà del Comune di Careggine, ai piedi delle Alpi Apuane, che nel tempo ha ospitato la scuola elementare e quindi un magazzino comunale, è stato realizzato un rifugio escursionistico. Il progetto di rigenerazione e ristrutturazione, realizzato tra il 2013 e il 2015, è stato finanziato anche grazie ai finanziamenti della politica di coesione, poco più di 650mila euro. Il “Rifugio Alpi Apuane” si sviluppa su due piani e offre agli escursionisti un ricovero confortevole e sostenibile, riscaldato con il teleriscaldamento a biomasse e illuminato grazie all’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico collocato sul tetto. Le camere, al secondo piano, sono 4, per complessivi 18 posti letto. Al piano terra ci sono invece una struttura per la ristorazione (cucina attrezzata, sala) e un ampio spazio relax, espositivo e divulgativo con materiali didattici e di approfondimento sulle escursioni proposte, sulla storia locale, le peculiarità ambientali, le tradizioni e il folclore dei luoghi. Il Rifugio, a due passi dal centro storico di Careggine, è collegato in maniera funzionale con l’Azienda Agricola-naturalistica “La Bosa” e il suo nuovo ecomuseo per offrire soggiorni naturalistici di medio-lungo periodo. Il “Rifugio Alpi Apuane” è gestito dall’azienda agricola Maestà della Formica, che coltiva Riesling nella vigna più alta della Toscana e produce vini provenienti da vecchie vigne in 4 diversi comuni della Garfagnana.
 


Recupero delle strutture delle ex Saline di stato per fini turistici e didattici
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/1sa00036000661apratt132520163/

Il progetto dell’importo complessivo pari a 1,5 milioni di euro è stato finanziato dal POR FESR della Regione Sardegna nel ciclo di Programmazione 14-20.
L'intervento prevede il recupero conservativo dell'edificio "Sali potassici" appartenuto all'ex Saline di Stato attualmente in concessione all'Ente Parco Molentargius-Saline dalla Regione Sardegna. La costruzione, dismessa negli anni 60 quando è cessata l'attività produttiva dei sali potassici, si trova in pessimo stato di conservazione dovuto alla presenza di amianto nelle coperture. Obiettivo del progetto è riconvertire la struttura a fini produttivi didattici, turistici e museali compatibili con lo sviluppo produttivo nel rispetto del delicato ecosistema.
La riconversione prevede l'utilizzo di questo edificio come centro nevralgico di formazione didattico-sportiva, in una prospettiva di integrazione dell'area nel nuovo modello di sviluppo fondato sulla valorizzazione delle zone umide e dei salinieri.

Il progetto è stato monitorato nell’edizione ASOC 20-21 dal Team RiSaliamo dell’Istituto Tecnico Commerciale e per geometri "E. Mattei"  di Decimomannu di cui è disponibile il report Monithon
 


Restauro e completamento del Cretto di Burri nel vecchio centro urbano di Gibellina distrutto dal sisma
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/1si9865/

Il progetto dell’importo complessivo pari a 1,55 milioni di euro è stato finanziato dal POR CONV FESR della Regione Sicilia nel periodo di Programmazione 07-13. L’attuatore del progetto è il Comune di Gibellina, una cittadina dell'entroterra siciliano, distrutta nel 1968 dal terremoto della Valle del Belìce. Nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina è stata realizzata da Alberto Burri un opera di Land Art: il Cretto di Burri.
L'artista realizzò un gigantesco monumento che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città ingabbiando le macerie degli stessi edifici in blocchi di cemento. L’obiettivo del progetto finanziato è la valorizzazione delle risorse culturali per sperimentare e sviluppare successivamente azioni volte alla produzione, divulgazione e fruizione delle nuove forme artistiche legate all'arte contemporanea che possa aumentare l'attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile.

Il progetto è stato monitorato nell’edizione ASOC 20-21 dal Team I CONCRET(T)I dell’Istituto Superiore I.S. Istruz. Tec. Prof.Le"G.B.Ferrigno" di Castelvetrano di cui è disponibile il report Monithon


Pista ciclabile della Bassa Valle
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/4vaainbva0717xx00001psm/

Il progetto “Pista ciclabile della Bassa Valle” - finanziato con 1,232 milioni di euro con le risorse nazionali ordinarie e valere sul Programma Strategia aree interne della Regione Valle d’Aosta – prevede il collegamento ciclabile di fondovalle dal comune di Pont-Saint-Martin, attraverso il comune di Donnas, fino ai comuni di Hône e Bard, per un lunghezza di 6,5 km e si pone in sinergia con il più ampio progetto di pista ciclabile della Valle d’Aosta, di cui costituirà il tratto iniziale, e con le infrastrutture ciclabili previste nell’ambito del progetto Bassa Via della Valle d’Aosta. Il progetto ha una duplice valenza: da un lato, la promozione di una mobilità sistematica ‘dolce’ e alternativa all’impiego dell’automobile, al fine di migliorare le possibilità di spostamento fra alcuni dei maggiori centri abitati della Bassa Valle; dall’altro, la creazione di un percorso turistico di forte attrazione, in un ambiente naturale ancora poco conosciuto, volto a valorizzare i beni storico-culturali e naturali disseminati sul territorio.


Turismo inclusivo per ogni età abilità e alimentazione
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/3pisifpl-61454/

Il progetto dell’importo complessivo pari a  €130.315,61 è stato finanziato dal POR FSE della Regione Piemonte nel periodo di Programmazione 07-13. L’attuatore ATL Biella, in partenariato con l'ATL Valsesia-Vercelli, l'ASCOM di Biella, l'ASCOM di Vercelli e l'agenzia formativa Formater, ha realizzato il progetto per la diffusione di una cultura della “parità per tutti” nel settore turistico. Le principali attività si sono concentrate così sulla sensibilizzazione degli operatori turistici e alla formazione di nuove figure professionali in modo da qualificare l'ospitalità nei confronti delle famiglie con bambini, degli anziani, dei disabili e delle persone portatrici di intolleranze alimentari o che necessitano di regimi dietetici particolari.
Sono stati formati 20 operatori, che attraverso il progetto hanno avuto l’occasione di aumentare le proprie conoscenze e diversificare il target di riferimento. Un altro risultato importante da menzionare sono i 250 disoccupati e 42 giovani che hanno partecipato ai corsi dedicati a bambini, divertimento e montagna, che adesso saranno a disposizione di strutture ricettive, Atl, Tour operator e agenzie incoming. Inoltre, è stata realizzata anche una brochure, scaricabile sul sito di Atl, distribuita tra le province di Biella e Vercelli. All'interno le indicazioni di strutture ricettive e della ristorazione, ricette e indirizzi utili.


Management and development of inlands - MADE IN-LAND
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/7ve10048184/

Il progetto mira a rafforzare il patrimonio culturale delle zone dell’entroterra Italiano e Croato, attraverso la connessione digitale dei turisti e visitatori e le piccole-medie imprese in grado di supportare i processi di costruzione delle soluzioni intelligenti e nuovi strumenti digitali. In Italia il progetto ha inaugurato il OSIC “One stop Information Center” a Muccia (MC) presso il Mulino da Varano nell’entroterra delle Marche, nella zona del colpita dal terremoto del 2016 e 2017. L’OSIC il centro turistico si avvale di strumentazioni informatiche digitali che permettono ai visitatori di ampliare la conoscenza e la fruizione dei luoghi. Il progetto ha sviluppato strumenti virtuali per la promozione turistica delle aree interne e supportando anche le piccole aziende locali. I visitatori, possono ampliare conoscenza e fruizione dei luoghi con i supporti tecnologici ed informatici di ultima generazione. Grazie anche al personale di Meridiana Cooperativa Sociale, nell’OSIC è possibile effettuare prenotazioni, oltre a conoscere prodotti e servizi del territorio. In Croazia, nelle contee di Zara ed dell’Istria, i partner stanno sviluppando gli strumenti virtuali per la promozione turistica delle aree interne e supportando le piccole aziende locali a raggiungere più facilmente i turisti e potenziando la creazione del modello di sviluppo del business sostenibile attraverso la creazione degli strumenti digitali (quali ad.es web-app che avranno la funzione di gamification e edutainment, di affiliazione del turista e della profilazione ai fini di poter fornire utili informazioni di suo interesse). I partner croati stanno sperimentando la creazione del brand a Zara attraverso l’uso degli elementi naturali come acqua e fuoco e stanno mettendo in atto le azioni indirizzate ai piccoli imprenditori dell’entroterra per sviluppare e commercializzare i nuovi prodotti e servizi turistici.