Data Card - “At the School of OpenCohesion”: il progetto europeo

24/01/2021

Il 24 gennaio è la Giornata Internazionale dell’Educazione: le Nazioni Unite ne celebrano il ruolo chiave nella costruzione di condizioni di pace e sviluppo sostenibile. Nel 2021, International Education Day si svolge sulla scia della pandemia COVID-19 che ha portato alla chiusura di scuole, università e altri istituti di apprendimento e all'interruzione di molti programmi di alfabetizzazione e apprendimento permanente, influendo negativamente sulla vita di 1,6 miliardi di studenti in oltre 190 Paesi come riportano i dati ONU.

In quest’occasione, OpenCoesione racconta in una Data Card la risposta all’emergenza e alla pandemia del progetto A Scuola di OpenCoesione (ASOC): avviato nel 2013 nel nostro Paese, ha coinvolto oltre 30mila studenti delle scuole secondarie di secondo grado di 6 Paesi europei (Bulgaria, Croazia, Grecia, Italia, Spagna e Portogallo) in attività di monitoraggio civico sui progetti finanziati dalle politiche di coesione. Nell’anno scolastico 2020-2021 sono oltre 240 le classi attive in Europa nell’ambito del progetto ASOC.

Il “modello ASOC”
Le politiche di coesione mirano a colmare le disparità economiche, sociali e territoriali nell'Unione. I Regolamenti Europei fissano come priorità per tutte le amministrazioni che gestiscono i Fondi UE di rafforzare la trasparenza delle informazioni sulle opportunità e sui risultati provenienti dall’impiego dei fondi, anche attraverso l'uso di dati aperti. Al contempo, un maggiore impegno dei cittadini favorisce una migliore comprensione della politica e dell'impatto che questa esercita sulla vita dei cittadini oltre a offrire riscontri che possono migliorare l’attuazione delle politiche stesse.

Il progetto “A Scuola di OpenCoesione” contribuisce a questo obiettivo, attraverso il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado appartenenti a qualsiasi indirizzo. Il percorso didattico è organizzato secondo un modello misto con modalità di fruizione di contenuti online di tipo MOOC (Massive Open Online Courses) e lavoro di gruppo project-based attraverso l’utilizzo di tecnologie, strumenti di condivisione online, blog e social network, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente gli studenti nel monitoraggio e nella verifica dell’efficacia degli investimenti della politica di coesione nel proprio territorio.

Il progetto pilota europeo At the School of OpenCohesion (ASOC EU) vince la sfida delladidattica digitale nell’emergenza pandemica

At the School of OpenCohesion should be spread all over the EU Countries to improve citizen engagement” - Sanjay Pradhan, CEO Open Government Partnership

Con l’obiettivo di implementare e trasferire pratiche innovative di cittadinanza attiva e responsabile, rafforzare la conoscenza delle politiche di coesione e promuovere l’acquisizione di competenze digitali tra gli studenti, a partire dal 2019 la Commissione europea ha avviato un’azione pilota con l’obiettivo di testare la replicabilità in altri Stati Membri dell'iniziativa A Scuole di OpenCoesione, già consolidata in Italia. All’avviso hanno risposto 5 Paesi, attraverso i propri organismi centrali di coordinamento per i fondi UE e le autorità di gestione per i Programmi operativi nazionali o regionali cofinanziati dal FESR (o dal Fondo di Coesione). 


 


 

La sperimentazione europea At the School of OpenCohesion, aderente in tutto al modello ASOC italiano ma con le opportune integrazioni e adattamenti di contenuti e materiali secondo le peculiarità di ciascun Paese, è così partita nell’anno scolastico 2019-2020 in Bulgaria (6 scuole), Croazia (5 scuole), Grecia (Regioni delle Isole Ionie, Peloponneso, Tessaglia, per un totale di 11 scuole), Portogallo (5 scuole) e Spagna (Regione autonoma della Catalogna, 5 scuole), affiancando le 200 scuole italiane con l’obiettivo di promuovere la cultura della cittadinanza attiva e incrementare la conoscenza delle politiche di coesione tra gli studenti delle scuole superiori d’Europa.

Lo staff di OpenCoesione e l’Unità Comunicazione della DG REGIO della Commissione UE hanno fornito il necessario supporto ai Paesi aderenti, attraverso la condivisione di materiali, strumenti e metodologie, nonché con attività di formazione e affiancamento continuo, anche nelle fasi di valutazione finale e organizzazione eventi di presentazione. Allo stesso tempo, le autorità di gestione dei singoli Paesi hanno aderito con grande entusiasmo e impegno all’iniziativa, facendo crescere i valori del monitoraggio civico e della cittadinanza attiva tra le comunità scolastiche di riferimento, dando così un notevole impulso alla promozione delle politiche di coesione nei vari territori.

ASOC non si mai è fermato durante l’emergenza pandemica, anzi ha avuto il merito di rafforzare il senso di unità delle comunità scolastiche partecipanti nel momento più difficile. La prerogativa “digitale” del progetto, assieme al modello organizzato per moduli, step e obiettivi progressivi (e agli ausili forniti dallo staff centrale ASOC, tra cui nuovi vademecum e guide per incrementare l’utilizzo di strumenti digitali per il lavoro a distanza), hanno costituito importanti elementi di aggregazione dei docenti e studenti delle scuole. Nella Data Card sul mondo della scuola e la didattica a distanza si possono approfondire dettagli con particolare riferimento all’esperienza italiana dello scorso anno scolastico.

L’anno scolastico 2019-20 ha visto coinvolte negli altri Paesi europei complessivamente oltre 30 scuole, per un totale di circa 600 studenti e 60 docenti coinvolti. Tutti i team partecipanti, a eccezione delle scuole portoghesi a lungo bloccate dall’emergenza, hanno completato i lavori di ricerca di monitoraggio civico secondo quanto programmato nei 4 step didattici (“progettare”, “analizzare”, “esplorare”, “raccontare”), raccontando le fasi di avanzamento dei lavori e i contenuti dei progetti monitorati con l’ausilio dei social media attivati per l’occasione (circa 50 account tra Instagram, Facebook, Twitter). Tutto ciò ha sancito il successo dell’iniziativa pilota, e dunque la volontà e la decisione, da parte di tutti i soggetti in campo, di proseguire anche nel 2020-2021.

Ha preso così il via, nel mese di gennaio 2021, la seconda edizione di At the School of OpenCohesion. Il percorso didattico ASOC EU è stato già inaugurato in Spagna, sotto la supervisione dell’Ufficio per la trasparenza e il governo aperto del Governo regionale della Catalogna. All’inizio di febbraio il progetto sarà avviato per una seconda annualità anche in Croazia, grazie all’impegno del Ministero per lo sviluppo regionale e i fondi europei in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, cui faranno seguito anche Portogallo e Grecia, che hanno confermato il proseguimento del progetto. Con una rilevante novità: raddoppia, e in alcuni casi triplica addirittura, il numero di classi partecipanti rispetto alla prima edizione sperimentale: in Croazia prendono parte ad At the School of OpenCohesion 10 classi - erano 5 lo scorso anno - per un totale di circa 200 studenti; in Spagna ben 15 classi - erano 5 nel 2019/2020 -  per un totale di oltre 300 studenti. Anche quest’anno studenti e docenti dei diversi Paesi europei affiancheranno gli oltre 5.000 ragazzi italiani che, guidati da circa 500 docenti, hanno intrapreso il percorso ASOC.
 

ASOC 2020-2021 in Italia (clicca qui per vedere su Infogram)

I numeri confermano il forte interesse nei confronti di un progetto ormai riconosciuto come una delle buone prassi europee in tema di monitoraggio civico delle politiche pubbliche e di educazione civica digitale. ASOC continua quindi il suo viaggio con l’obiettivo di coinvolgere nuovi Stati Membri e ampliare, così, la conoscenza delle politiche di coesione in Europa, trasformando al tempo stesso i giovani studenti in cittadini europei attivi e responsabili

Di seguito si approfondiscono le storie dei progetti che hanno vinto l’edizione dello scorso anno scolastico in Bulgaria, Croazia, Grecia e Spagna proponendo una rassegna di temi, approfondimenti e proposte che dimostra la ricchezza dei contenuti elaborati dagli studenti. Ai seguenti link è possibile consultare tutti i lavori realizzati nell’anno scolastico 2019-2020.

ASOC Bulgaria
ASOC Croazia
ASOC Grecia
ASOC Spagna 


> Scheda Paese - BULGARIA

Il progetto monitorato dal team School Binoculars di Silistra, vincitore di ASOC Bulgaria 2019-2020.

ASOC Bulgaria è stato vinto dal team School Binoculars dell’istituto scolastico “Atanas Burov” di Silistra, importante centro della regione della Dobrugia Meridionale, al confine con la Romania. Il titolo dell’evento di presentazione del lavoro di monitoraggio civico, organizzato il 26 ottobre 2020 presso la sala del Consiglio Comunale della città, ha racchiuso l’oggetto e l’obiettivo della ricerca effettuata dagli studenti: “Fondi europei per l’istruzione - Investire nel futuro dei giovani”.

 

Nome del progetto: Attuazione Piani integrati di ricostruzione e sviluppo urbano 2014-2020 - Silistra - Revisione e ristrutturazione completa della scuola primaria "Santi Cirillo e Metodio ”e asilo nido “Zdravets”

Codice ufficiale del progetto: BG16RFOP001-1.031-0001-C04

Programma operativo: OP “Regioni in crescita”  2014-2020 - budget totale € 1.689.180.000,00

Budget totale del progetto: € 2.629.350,00 (percentuale co-finanziamento EU: 85%)

Tema principale: Istruzione

Settori di intervento: Infrastrutture (investimenti in infrastrutture scolastiche)

Nome del progetto di ricerca assegnato dal team: La via per la scuola dei sogni


Il team ha scelto infatti di monitorare un progetto molto vicino alla propria esperienza diretta: la ristrutturazione della scuola elementare “SS. Cirillo e Metodio” e dell’asilo nido “Zdravets”. La scelta del progetto è stata motivata dal fatto che il liceo “Burov” frequentato dai ragazzi è adiacente al complesso scolastico in ristrutturazione e sarà presto oggetto di interventi di restauro simili.

Il punto di partenza per il monitoraggio è stato il portale web http://2020.eufunds.bg, dove il governo bulgaro rende trasparenti le informazioni circa i progetti co-finanziati dall’Unione Europea. Grazie anche al supporto del Centro di informazione distrettuale per la promozione dei Fondi strutturali e di investimento europei (SIE-ESIF) operante all’interno del Programma Operativo “Good Governance” 2014-2020, e del Centro di Orientamento Professionale del Comune di Silistra, il team ha raccolto informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori, il cui obiettivo dichiarato era quello di restituire una struttura educativa moderna, sicura e funzionale. Tutte le attività del progetto risultano completate: riparazioni e ristrutturazione dell’edificio, misure di efficientamento energetico, interventi di accessibilità con abbattimento di barriere architettoniche, sistemazione spazi esterni e campi sportivi, nuovi arredi nelle aule. 

 

Esiti del monitoraggio.

La ricerca ha permesso ai ragazzi di osservare da vicino quello che accadrà anche alla loro scuola. “Grazie al nostro progetto di monitoraggio - dicono - siamo adesso pronti a seguire con la giusta consapevolezza l’intero processo di ristrutturazione che ci vedrà direttamente coinvolti a breve: dal progetto esecutivo alle fasi preparatorie, dall’attuazione alla rendicontazione delle attività. Allo stesso tempo, saremo in grado di effettuare proposte e interloquire con i soggetti preposti all’intervento”.

Il team organizzerà momenti di sensibilizzazione sul tema con la comunità locale - grazie anche allo stretto supporto della Dirigente scolastica - e manterrà attivi i canali di contatto con i responsabili tecnici del progetto. I risultati di questo monitoraggio continuo saranno condivisi con la comunità scolastica tutta (insegnanti, studenti, genitori). L’impegno e la partecipazione degli studenti nei confronti del progetto monitorato si è concretizzato in due accurati elaborati di storytelling digitale: un video creativo e una brochure ricca di informazioni, grafiche e immagini sul percorso di monitoraggio civico compiuto.

Video finale
Brochure finale


> Scheda Paese - CROAZIA

Il progetto monitorato dal team Edu-Akcija di Zadar (Zara), vincitore di ASOC Croazia 2019-2020.

Il punto di partenza degli studenti per il monitoraggio è stato il portale web del Ministero dello sviluppo regionale e dei fondi UE della Croazia, che è anche Autorità di gestione dei fondi SIE in Croazia - www.strukturnifondovi.hr - assieme al sito web del progetto oggetto del monitoraggio www.zadarbastini.hr

 

Nome del progetto: Zara per il patrimonio - Programma culturale integrato della Municipalità di Zara 2020 

Codice ufficiale del progetto: KK.06.1.1.01.0052

Programma operativo:  Coerenza e Coesione 2014-2020, budget totale 6,831 miliardi di euro (di cui 4,321 miliardi dal FESR e 2,510 miliardi dal Fondo di coesione)

Costo pubblico totale del progetto: 8,91 Milioni di € circa (85% dei quali cofinanziati dai fondi UE; il 15% dalla municipalità di Zara).

Tema principale: Cultura e turismo

Settori di intervento: appalti pubblici di servizi e beni, investimenti sulle infrastrutture, sostegno finanziario a PMI e persone giuridiche

Nome del progetto di ricerca assegnato dal team: Patrimonio di Zara sotto le stelle dell'UE


Gli studenti hanno notato che il livello di qualità della vita a Zara è aumentato ed erano curiosi di capire se questi cambiamenti positivi sono stati influenzati dal progetto finanziato dai fondi UE per infrastrutture, istruzione e cultura. Hanno così deciso di monitorare il progetto che riguarda il restauro delle mura della città di Zara, simbolicamente considerate lo "scudo" della città. Con questo progetto, i bastioni che circondano la penisola, sulla quale è situato il centro storico della città, vengono ripristinati in modo tale da trasformarsi da una strada aperta al traffico in una passeggiata e da diventare un nuovo luogo di socializzazione con una bella vista. Inoltre, è un'area che è stata posta sotto l’egida dell'UNESCO dal 2017.

Una curiosità è che sotto l'asfalto posato negli anni Ottanta, in alcuni punti gli studenti durante il monitoraggio si sono imbattuti in asfalto degli anni 50 e 60, l'epoca della ricostruzione della città dopo la demolizione della seconda guerra mondiale. Lo strato successivo è una strada che risale all’epoca dell'amministrazione italiana, e al di sotto si trovano i resti e le tracce di una strada postale che fu completata nel 1878. A una profondità di circa 5 metri, invece, sono stati scoperte le mura di edifici di epoca romana.

Tuttavia, gli abitanti di Zara sono divisi sul fatto che la città abbia bisogno di una passeggiata o voglia preservare i parcheggi esistenti. Inoltre, secondo l'opinione pubblica l’amministrazione della città di Zara sarebbe orientata esclusivamente allo sviluppo del turismo mentre poca attenzione viene dedicata ai cittadini. Tutti i lavori pubblici sarebbero inoltre affidati senza chiari criteri di selezione, pertanto gli studenti durante il monitoraggio hanno deciso di esaminare l'opinione degli abitanti di Zara attraverso le interviste, ma anche per informarli ulteriormente sull'attuazione del progetto.

Esiti del monitoraggio
Gli studenti hanno registrato la corretta assegnazione del contratto relativo alle procedure di appalto pubblico per lavori di ristrutturazione, che stanno procedendo entro le scadenze previste. Il team continuerà comunque a monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e vigilare sulla trasparenza, proseguendo l’opera di divulgazione delle informazioni relative al progetto. Durante le numerose interviste, i cittadini interpellati dai ragazzi hanno espresso preoccupazione anche sulla possibile commercializzazione “eccessiva” delle casette in legno che saranno allestite. Gli studenti sono concordi: è importante che tali spazi servano alla presentazione e valorizzazione dei prodotti locali e non si trasformino in angoli-bar poco confacenti allo scopo dell'intero progetto.

Importante citazione: "In passato, i bastioni proteggevano la città, e ora la Città protegge i bastioni"

Video finale 


> Scheda Paese - GRECIA

I progetti monitorati dai team vincitori di ASOC Grecia 2019-2020*

* Il percorso ASOC Grecia è stato effettuato su base regionale, pertanto sono 3 i vincitori, uno per ciascuna regione partecipante: Isole Ionie, Peloponneso, Tessaglia.

ISOLE IONIE


Il team H2O Explorers del liceo di Argostoli (Cefalonia) si è aggiudicato il primo posto di ASOC GRECIA nelle Isole Ionie, con il monitoraggio dell’intervento riguardante l’impianto di dissalazione di Argostoli, grazie al quale la città riceve gran parte del proprio approvvigionamento di acqua potabile.



 

Nome del progetto: Impianto di dissalazione di Argostoli (Cefalonia) - Capacità 8.000 mq/giorno

Codice ufficiale del progetto: 5001348

Programma operativo: Infrastrutture per trasporti, ambiente e sviluppo sostenibile

Budget totale del progetto: € 4.523.272 (Fondo di coesione)

Tema principale: Protezione ambientale

Settori di intervento: Infrastrutture

Nome del progetto di ricerca assegnato dal team: L'acqua fresca non è nella bottiglia. Più acqua del rubinetto, meno rifiuti di plastica.

Il progetto, concluso nel 2018, è stato analizzato dagli studenti a partire dalle fonti e informazioni disponibili sul portale nazionale https://www.espa.gr.
Il team ha anche somministrato questionari alla popolazione, con l’intento di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della dispersione idrica e del conseguente inquinamento. La scelta del progetto, infatti, è stata funzionale anche all’obiettivo dichiarato del team di promuovere la riduzione drastica dell’acquisto di acqua potabile imbottigliata in plastica e dunque l’utilizzo dell’acqua pubblica per usi potabili.

Dopo aver scoperto che la maggior parte dei cittadini si rifiutava di bere l’acqua del rubinetto per timori legati all’igiene, il team ha fatto visita ai responsabili dell’impianto oggetto del monitoraggio, dove ha incontrato i tecnici che ne hanno illustrato il funzionamento. Allo stesso tempo, gli esperti hanno effettuato test di laboratorio ad hoc per testimoniare, dati alla mano, la certificazione di acqua pulita.

Forti di tali evidenze, gli studenti hanno pianificato e realizzato una serie di azioni di comunicazione e sensibilizzazione tra i cittadini: interviste tv, programmi radiofonici ospitati dall’emittente locale, sito web, fino ad arrivare alla creazione di graffiti e all’utilizzo di un mini-bus per percorrere i quartieri della città portando il duplice messaggio “sì all’acqua pulita del rubinetto, no alle bottiglie di plastica”.

Esiti del monitoraggio

Lo scopo del team era quello di convincere gli abitanti di Argostoli che l'acqua corrente è di ottima qualità. “Crediamo che in, una certa misura, ci siamo riusciti - dicono i ragazzi  - e comunque continueremo nella nostra attività di sensibilizzazione”. Nel frattempo, a scuola sono cambiate le abitudini: si beve solo acqua di rubinetto e non si utilizzano più bottiglie di plastica. E gli studenti del team H2O Explorers sono diventati, tra gli abitanti di Argostoli, un modello di esercizio di comportamento sostenibile e responsabile.

Video finale


PELOPONNESO


Nel Peloponneso, il team vincitore dell’edizione 2019-2020 di ASOC EU è risultato Mare Nostrum… Vita Nostra, del liceo di Neapolis (Laconia). Il progetto monitorato riguarda la realizzazione nella piccola città peninsulare di un Museo della Tradizione Navale, unica realtà del suo genere nella regione del Peloponneso. 



 

Nome del progetto: Museo di promozione della tradizione navale di Neapolis (Laconia)

Codice ufficiale del progetto: NP

Programma operativo: Programma Operativo Regionale "Peloponneso 2014-2020”, ASSE 4 LEADER - MISURA 41 "Strategia di sviluppo locale" - Incoraggiamento delle attività turistiche - Azione L323-4

Budget totale del progetto: € 247.840,00

Tema principale: Cultura e Turismo, Aree urbane e rurali

Settori di intervento: Infrastrutture

Nome del progetto di ricerca assegnato dal team: Diamo una casa alla memoria della nostra storia marittima

La scelta del team conserva motivazioni ben ancorate alla storia millenaria del luogo: lo stile di vita e la cultura delle professioni marittime, lo stretto connubio con il mare, la notevole tradizione navale del territorio. Motivi per i quali l’Unione europea ha finanziato la ristrutturazione dell’edificio storico che ospitava la scuola elementare, permettendo così la sua riconversione in un nuovissimo museo che oggi ospita oggetti, manufatti, testimonianze provenienti da donazioni di anziani pescatori e marinai
Il museo, la cui ristrutturazione è iniziata nel 2013 ed è stata completata nel 2015, è divenuto in poco tempo un punto di riferimento storico, culturale e turistico dell’intera area.

L’esposizione museale mette in mostra efficacemente una serie di temi che possono essere ascrivibili non solo alla storia della cittadina, ma alla cultura dell’intera nazione greca: il rapporto ancestrale dell’uomo con il mare, la navigazione, la pesca, il commercio marittimo, le attività subacquee e archeologiche, l’ambiente naturale marino.

Ecco perché gli studenti hanno voluto approfondire ogni aspetto del progetto, dal possibile impatto in termini di incremento turistico alla promozione di iniziative collaterali di sensibilizzazione ambientale, alla realizzazione di azioni di informazione rivolte agli stessi cittadini di Neapolis per metterli maggiormente in connessione con il bene storico e culturale oggetto dell’intervento, contribuendo inoltre a colmare il divario tra le generazioni più anziane e quelle più giovani e plasmare un senso di identità comune.

Nella loro ricerca, i ragazzi hanno analizzato il contesto più ampio delle realtà museali greche operando confronti sulla base di dati e informazioni raccolte da fonti istituzionali, esaminato i bilanci relativi alle spese di ristrutturazione, approfondito le varie fasi dei lavori, entrando in contatto con esperti, tecnici e autorità locali, intervistando la popolazione sul grado di conoscenza del valore che rappresenta il museo. 

Esiti del monitoraggio

Durante la ricerca, il team ha potuto riscontrare una scarsa consapevolezza della comunità locale circa le potenzialità del museo cittadino. Da qui, l’idea di stabilire un filo diretto con i cittadini e le istituzioni per stimolare una promozione più ampia ed efficace non solo di ciò che il museo ospita, ma anche di ciò che rappresenta in termini di identità culturale, anche nell’ottica di un possibile, auspicato incremento di visitatori.
La comunità locale si è dimostrata fin da subito pronta ad accogliere la sfida lanciata dagli studenti per l’individuazione di proposte migliorative volte alla promozione culturale e turistica del museo al grande pubblico. Sono nate così alcune idee condivise, tra cui l’implementazione di un sito web ad hoc, la pubblicazione di materiale audiovisivo sui social media, l’organizzazione di una giornata dedicata al museo nell’ambito della Settimana nautica, che si tiene tradizionalmente nel periodo estivo.

Video finale


TESSAGLIA


Ad aggiudicarsi il primo posto di ASOC Grecia in Tessaglia è stato il team Karla Lakers del liceo coreutico di Larissa, con il monitoraggio del vasto progetto di ricostruzione e riqualificazione del lago artificiale Karla, importante sito paesaggistico-ambientale situato al confine tra le prefetture di Larissa e Magnesia, tornato a rivivere grazie ai fondi dell'Unione Europea per la protezione dell'ambiente e lo sviluppo regionale.


 

Nome del progetto: Riqualificazione del lago Karla

Codice ufficiale del progetto: MIS: 299882 - CCI: 2010GR161PR006

Budget totale del progetto: € 50.000.000,00 (di cui € 37.890.900,00 co-finanziati da UE)

Tema principale: Ambiente, Cultura e Turismo

Settori di intervento: Infrastrutture

Nome del progetto di ricerca assegnato dal team: Passato, presente e futuro di un progetto di vita per la Tessaglia

 

Partendo dall’assunto che il lago Karla è come un organismo vivente e in continua evoluzione, un ecosistema ricco di biodiversità, il team ha impostato il proprio lavoro di ricerca muovendosi su tre assi: la valenza storica del lago, il processo della sua ricostruzione, la sua rilevanza a livello sociale ed economico.

Il progetto complessivo, da poco concluso, è uno dei più grandi e ambiziosi dell’Europa sudorientale. Dal punto di vista tecnico, è costituito da molti progetti più piccoli, la cui combinazione è riuscita a creare risultati notevoli, riconosciuti da tutta la comunità nazionale e internazionale: la qualità della falda acquifera e dell'acqua potabile è migliorata, l'ecosistema ha migliorato il microclima della zona, molti abitanti del luogo lavorano nell’indotto creatosi e il lago è diventato un'attrazione per molti turisti.

Il lavoro documentale del team è stato enorme, così come enorme è la mole di informazioni sul progetto di ricostruzione del lago, anticamente florido ma completamente drenato negli anni 60 per far posto a campi da coltivare, per poi essere rivitalizzato a partire dal 1999 con l’avvio del processo di ricostruzione e “inaugurato” nell’ottobre 2018. Una lunga storia amministrativa che gli studenti hanno meticolosamente studiato e raccontato nei loro report, per poi condividerla con la cittadinanza, testando il grado di consapevolezza della popolazione sull’entità dei lavori effettuati e sulle potenzialità offerte dall’intervento. Una storia, quella del lago Karla, che molti abitanti del luogo non conoscono, o conoscono poco, sebbene il progetto di ricostruzione sia divenuto un modello per l'Unione Europea in quanto  capace di combinare la protezione dell'ambiente e la crescita economica attraverso agricoltura e turismo.

Ecco perché i ragazzi hanno deciso di far leva sulla promozione di iniziative già in essere, come il Centro informazioni del lago, oltre che sulla storia e l’importanza del sito naturale per la Grecia, corroborati in questo anche dalle parole del Governatore della Tessaglia Costas Agorastos, con il quale gli studenti hanno stabilito un contatto diretto.

Esiti del monitoraggio

Le attività informative del team, rivolte in particolare alle giovani generazioni, scorrono sui canali web e social approntati a tale scopo - in particolare sul blog https://karlalakers.blogspot.com - dove gli studenti pubblicano cenni storici, dossier, interviste, materiale multimediale, focus su flora e fauna, brochure e informazioni di servizio. 

Come elaborato finale, il team ha realizzato una dettagliata brochure informativa-turistica del lago Karla, disponibile sul blog del gruppo.


> Scheda Paese - SPAGNA

Il progetto monitorato dal team Ecolliures di Mataró, vincitore di ASOC Spagna 2019-2020.

Il team Ecolliures dell’istituto scolastico “Le Cinc Sénies” della città catalana di Mataró, vincitore di ASOC Spagna 2019-2020, ha scelto di monitorare il progetto riguardante il “Processo per stimolare la transizione energetica a Mataró”, spinto dall’idea che sia molto importante, in questa fase storica, indirizzare lo sviluppo verso un modello più sostenibile dove la riduzione dei gas serra deve occupare un ruolo predominante.

Nome del progetto: Processo di promozione della transizione energetica di Mataró

Codice ufficiale del progetto: PR15-012779

Budget totale del progetto: 3,3 MLN euro (Fondi FESR: 1.361.321,58 euro; co-finanziamento Municipalità di Matarò:  1.938.678,42 euro).

Temi: Ricerca e innovazione, Energia, Ambiente, Città e aree rurali

Settori di intervento: Infrastrutture, Incentivi alle imprese

Nome del progetto di ricerca assegnato dal team: L'energia non si crea né si distrugge: trasformiamo Mataró!

Il lavoro di monitoraggio si è concentrato inizialmente sulla raccolta di dati da fonti diverse, a partire dagli open data pubblicati sul portale di Open Government della Regione Autonoma della Catalogna http://governobert.gencat.cat/ca/dades_obertes.

Il progetto di trasformazione energetica della città catalana ha un budget di 3,3 milioni di euro, suddiviso tra Fondo FESR (FEDER) e co-finanziamento municipale. L'obiettivo del progetto è quello di ridurre di oltre il 65% il consumo energetico, nonché ridurre le emissioni di gas serra del 42,7%. L’intervento comprende l’attivazione di sistemi di diagnosi energetiche, il miglioramento dell'illuminazione pubblica e l’installazione di pannelli fotovoltaici. Il progetto è rivolto a imprese ed enti della Catalogna e, a lungo termine, vi è la possibilità di estenderlo a enti locali in tutta la Spagna.

Le prime azioni previste dal progetto - che si trova in fase iniziale -sono la creazione di un Ufficio per la transizione energetica di Mataró (OTEM) e la promozione del programma di efficienza energetica nell'illuminazione pubblica. In particolare, l'Ufficio per la Transizione Energetica coordinerà e monitorerà le azioni da sviluppare grazie a due tecnici preposti allo scopo: il suo funzionamento comporta un investimento di circa 283.000 euro e dovrà essere operativo entro il 2021. Successivamente, per i prossimi 4 anni, si procederà alle altre azioni previste, tra cui l’installazione di pannelli fotovoltaici su 40 edifici comunali.

Gli obiettivi del progetto rientrano nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) ratificato nel marzo 2018 dal Consiglio provinciale di Barcellona assieme ai rappresentanti delle aree territoriali, tra cui appunto il Comune di Mataró. 

Esiti del monitoraggio:

Le idee degli studenti sono state chiare fin dall’inizio: potenziare il proprio grado di conoscenza dell’intervento finanziato e del contesto riguardante i mutamenti climatici, in modo da diventare agenti attivi nella sensibilizzazione pubblica su tali temi, promuovendo il dibattito sul dispendio energetico causato da fonti inquinanti e limitate e coinvolgendo la comunità locale nel monitoraggio civico (cittadini, associazioni, imprese, enti pubblici, rappresentanti di categoria), con un occhio sempre vigile sullo stato di avanzamento degli interventi oggetto della ricerca. Ed è proprio questo che il team Ecolliures continua a portare avanti, facendo proprio il motto dell’iniziativa ASOC: “il monitoraggio continua!”

Video finale